A seguito dell'indignazione dell'opinione pubblica il governo italiano concede lo sbarco al mercantile Pinar che li aveva tratti in salvo Vergognoso scaricabarile tra Italia e Malta: abbandonati in mare per 3 giorni 154 migranti Dopo tre giorni di angoscia caratterizzati da un ripugnante braccio di ferro ingaggiato dai governi maltese e italiano, si è finalmente avviata a conclusione la disputa diplomatica giocata sulla pelle dei 154 profughi di varie nazionalità: ghanesi, somali, nigeriani, tunisini ed egiziani, che per tre giorni sono stati deliberatamente abbandonati a se stessi al largo di Lampedusa dal nuovo Mussolini Berlusconi e dal suo omologo maltese Lawrence Gonzi dopo che il 16 aprile erano stati tratti in salvo dalla nave mercantile turca Pinar che li aveva issati a bordo dai barconi in difficoltà nel canale di Sicilia. La decisione di accoglierli è stata presa del governo italiano "per motivi umanitari" solo in seguito al montare dell'indignazione pubblica suscitata dalla morte di una giovane profuga incinta e dal progressivo peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie dei profughi, fra cui molte donne, alcune delle quali incinte, e diversi bambini, costretti a patire per tre giorni la fame e la sete e a dormire all'addiaccio sul ponte della nave in condizioni a dir poco bestiali. Sprezzanti i commenti sulla conclusione della vicenda rilasciati dal ministro fascio-leghista dell'Interno Roberto Maroni e dal suo omologo degli Esteri Franco Frattini che hanno diffuso una nota in cui fra l'altro affermano che: "la decisione, assunta esclusivamente in considerazione della dolorosa emergenza umanitaria verificatasi a bordo del mercantile, non deve in alcun modo essere intesa né come un precedente né quale riconoscimento delle ragioni addotte da Malta nella vicenda". Dunque, altro che "dolorosa emergenza umanitaria"! Il neoduce Berlusconi e il suo nero governo si sono resi conto che in questa occasione rischiavano veramente di perdere completamente la faccia e solo per opportunità politica hanno deciso di accogliere i profughi evitando così di mostrare al mondo intero il vero volto neofascista, razzista e xenofobo. Infatti il permesso alla Pinar di salpare l'ancora e far rotta verso le coste italiane è giunto subito dopo che si era sparsa la notizia di un blitz di quattro giornalisti che dopo aver raggiunto il mercantile a bordo di un gommone, hanno cercato di salire a bordo per filmare e documentare le bestiali condizioni in cui erano ridotti i profughi. Mentre varie organizzazioni di assistenza ai migranti, lanciavano appelli per chiedere l'immediato attracco del Pinar in modo da garantire un minimo di soccorsi medici ai profughi con gravi problemi clinici. Ma per il caporione leghista Maroni non finisce qui. E per evitare altri casi analoghi, che ricordano da vicino quella della Cap Anamur, la nave tedesca che caricò 35 immigrati e venne lasciata a largo di Porto Empedocle 18 giorni, egli sta già predisponendo un dettagliato dossier sul caso, che sarà portato agli inizi della prossima settimana alla diretta attenzione della Commissione Europea, affinché quest'ultima intervenga per assicurare una soluzione politica, necessariamente "da ricercarsi in sede europea e non circoscrivibile alla sfera dei rapporti bilaterali fra Italia e Malta". Il governo italiano chiederà l'iscrizione all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne dell'Unione, in programma il 27 aprile a Lussemburgo, di uno specifico punto di discussione, riguardante l'impegno di tutti i Paesi membri dell'Unione al rispetto delle norme contenute nel Patto europeo sull'immigrazione, e in particolare al "puntuale assolvimento, da parte di ciascun Paese europeo, alle proprie responsabilità in materia di 'search and rescue areas'". 22 aprile 2009 |