I nazionalisti polacchi usano l'eccidio di Katyn per infangare Stalin e il comunismo In occasione dell'anniversario dell'eccidio di Katyn il premier polacco sarebbe dovuto andare con lo zar Putin sul luogo dove i circa 5 mila ufficiali polacchi furono trucidati, non da Stalin e dall'Armata rossa come invece riportano tutti i media polacchi, sia della destra che della "sinistra" borghese, ma dai nazisti su preciso ordine di Hitler, come venne riconfermato al processo di Norimberga. Katyn in Polonia è usato come cavallo di battaglia da parte dei nazionalisti polacchi per infangare Stalin e la gloriosa Unione sovietica. Sia nei canali televisivi che sulla stampa da giorni si legge e si ascolta una vomitevole propaganda anticomunista che infanga Stalin e falsifica la storia. Tutti però tacciono su chi erano gli ufficiali polacchi trucidati dai nazisti e al servizio di chi erano in patria. Si trattava di ufficiali al servizio dei "Pan" (proprietari terrieri) i quali terrorizzavano i contadini e le masse proletarie polacche. Durante il regime fascista dei "Pan" furono instaurati i campi di concentramento per i contadini e per le masse polacche che si ribellavano alle condizioni di miseria e di povertà che l'aristocrazia del tempo imponeva alle masse. Nessuno oggi si permette di ricordare Bereza, lager tristemente noto per le efferate crudeltà a cui venivano sottoposte le masse polacche. Nessuno menziona come il regime reazionario dei "Pan" discriminava le minoranze etniche. Pao - Polonia 14 aprile 2010 |