I nazionalisti polacchi riscrivono la storia a loro uso e consumo Il 17 settembre i nazionalisti polacchi si sono scatenati sulla ricorrenza dell'"aggressione sovietica" alla Polonia del 1939. In realtà quel 17 settembre di 71 anni fa non ci fu nessuna aggressione. I reazionari insieme ai revisionisti polacchi falsificano la storia. Il compagno Stalin sin dall'inizio provò una profonda simpatia per il popolo polacco che considerava un baluardo nella lotta contro l'aristocrazia polacca del tempo che sfruttava il proprio popolo fino all'inverosimile facendolo lavorare nei campi e nelle fabbriche fino a 16 ore al giorno. La stima era reciproca. Una gran parte delle masse popolari riponeva in Stalin e nella Grande Rivoluzione Bolscevica grandissima fiducia. Il 17 settembre del 1939 la gloriosa Armata Rossa entrò in Polonia e la liberò salvando molti polacchi dall'oppressione dei nazionalisti locali. Di pari passo i nazionalisti polacchi attualmente al governo e all'opposizione si guardano bene dall'insegnare nelle scuole che invece furono proprio i loro predecessori ad aggredire l'Unione Sovietica nel 1919. Al soldo degli imperialisti britannici l'allora esercito capitanato dal maresciallo Pilsudzki attaccò la giovane repubblica socialista, e ben 80 mila soldati e ufficiali sovietici morirono nei campi di concentramento allestiti dai polacchi. Non fu il tifo a sterminarli, come cerca di far credere la propaganda reazionaria, ma furono fucilati senza processo nel 1920 su ordine del fascista Pilsudzki, il quale oggi nella nuova Polonia dei "Pan" è osannato da tutti sia reazionari che revisionisti. Un altro cavallo di battaglia dei reazionari polacchi è Katyn, dove nel 1940 furono trucidati circa 22 mila ufficiali polacchi. Secondo i fascisti tale ordine fu dato da Stalin. Tutto falso. In realtà a uccidere gli ufficiali furono i nazisti, i quali cercarono di falsificare i documenti cercando di addossare il crimine al compagno Stalin e alla gloriosa Armata Rossa. I documenti che attestano che fu un crimine nazista furono deposti a Norimberga da una speciale commissione subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Tale campagna revisionista e infangatoria è possibile nell'attuale Polonia dei "Pan" perché sia al governo sia all'opposizione sono presenti forze reazionarie, fasciste e revisioniste le quali sistematicamente falsificano la storia e cercano di ingannare le masse popolari. Pao - Polonia 29 settembre 2010 |