A Niscemi (Caltanissetta) manifestazione nazionale contro il sistema di telecomunicazione satellitare delle forze armate americane In 5 mila marciano contro il Muos, strumento imperialista USA Il combattivo corteo si è concluso davanti alla base della marina USA presidiata dalle "forze dell'ordine" in assetto antisommossa. La procura di Caltagirone sequestra i cantieri del mega impianto militare. La delegazione del PMLI, guidata da Gabriele, tiene alta la bandiera dell'antimperialismo Dal corrispondente della Cellula "Stalin" della provincia di Catania Sabato 6 ottobre, nonostante il sequestro preventivo dell'area di 5 mila metri quadrati e degli impianti, avvenuto nella notte tra il 5 ed il 6 ottobre, disposto dal Gip presso il tribunale di Caltagirone, Salvatore Acquilino, su richiesta del procuratore Francesco Paolo Giordano, dopo più di un anno di indagini (gli inquirenti contestano violazioni delle leggi sull'ambiente), 5 mila manifestanti hanno partecipato alla manifestazione nazionale No Muos a Niscemi (Caltanissetta). Il sequestro riguarda l'installazione siciliana del Muos, Mobile User Objective System (sistema di comunicazione per utenti mobili), autorizzata nel giugno 2011 dal governo regionale Lombardo (MPA) appoggiato dal PD, "ordinata" dall'amministrazione Bush e portata avanti da quella Obama che servirebbe, a partire dal 2014, ad integrare le forze militari statunitensi in movimento ovunque nel mondo. Nello specifico si tratta di tre antenne paraboliche di 18,4 metri di diametro e due torri radio alte 149 metri. Esisterebbero violazioni delle leggi sull'ambiente, in quanto il Muos si trova in una riserva naturale, la Sughereta di Niscemi. Inoltre, al vaglio dell'autorità, ci sono anche altri aspetti: "Riguardano i rischi per la salute, per i quali vi sono studi di segno opposto e la legislazione in materia non è chiara, e il consolidamento dell'ipotesi accusatoria, per verificare se esistono responsabilità e da parte di chi", spiega Giordano. Oltre ai danni alla salute e a quelli ambientali, aggiunge il PMLI, vi è l'aggiramento dei protocolli antimafia da applicare ai bandi relativi alle opere pubbliche. I lavori, infatti, sono stati affidati in subappalto a varie società, tra le quali la Calcestruzzi Piazza, il cui amministratore unico è Concetta Valenti, moglie di Vincenzo Piazza, legato, secondo le indagini della DDA di Caltanissetta, all'esponente mafioso Giancarlo Giugno. Per tutte queste ragioni i 5 mila manifestanti hanno animato il corteo partito da contrada Ulmo nel primo pomeriggio e conclusosi di fronte all'entrata principale della base USA, dov'erano presenti decine di unità di forze di polizia in assetto antisommossa. La mobilitazione nazionale, indetta dal Coordinamento dei Comitati No Muos, ha visto la partecipazione oltre che dei 25 comitati No Muos, anche degli attivisti di Vicenza del comitato No dal Molin, di quelli della Rete No Ponte. Presenti anche le bandiere dei No Tav. Moltissime sigle hanno aderito: Fiom, Cobas, Cub, Usb, Sel, Open Mind, Collettivo Red Militant Catania, Collettivo Aleph, Cobas Scuola, Rete Antirazzista Catanese, GAS Tapallara, Officina Rebelde, Ass Antimafie Rita Atria, PMLI, PdCI, PRC, PCL, FAS, gruppi Scout, gruppi anarchici, Csp ed altri. C'erano moltissimi giovani ma anche intere famiglie provenienti da Niscemi e da altri paesi limitrofi. Qualche sindaco ha preso parte alla manifestazione. Da registrare la presenza di candidati alle imminenti elezioni regionali, improvvisamente trovatisi interessati alle rivendicazioni contro il Muos, i quali hanno sfilato lungo il corteo col chiaro intento di fare passerella elettorale. Impossibile non notare durante lo svolgimento della manifestazione una delle 41 antenne NRTF, cioè Naval Radio Transmitter Facility (Dispositivo di radiotrasmissione navale), 150 metri di altezza che da 20 anni provocano danni irreparabili all'ambiente e alla salute. Il corteo è giunto fino alle reti che proteggono le installazioni. In seguito parte dei manifestanti si è spostata al centro di Niscemi. Lì, presso largo Mascione, si sono concentrati e dalle 20 hanno dato vita ad un altro corteo che si è concluso in piazza V. Emanuele, dove si trova la sede del Comune. I manifestanti provenienti da Catania, inclusi i marxisti-leninisti, hanno dato vita ad uno spezzone unitario dal quale venivano lanciate parole d'ordine, molte delle quali già gridate anche durante il corteo del pomeriggio, come: "Noi le reti ve le tagliamo!", "Yankee go home!", "Noi la crisi non la paghiamo!". Una volta arrivati in piazza V. Emanuele, sono seguiti degli interventi da parte di alcuni referenti di comitati presenti ed infine un concerto. Alcune perplessità lascia la strana coincidenza che ha visto il sequestro del Muos da parte della procura di Caltagirone in concomitanza con una manifestazione che doveva essere dai toni forti. Il Coordinamento regionale Comitati No Muos ha prontamente dichiarato: "Il sequestro dei cantieri rafforza il movimento di opposizione al Muostro militare". E ancora: "il Governo deve assumersi le proprie responsabilità revocando le autorizzazioni all'installazione e imponendo lo smantellamento delle strutture della base Usa e la sua restituzione alla popolazione. In caso contrario, il movimento articolerà le adeguate forma di disobbedienza civile affinché siano ripristinati i principi di sovranità nazionale e del diritto a un futuro libero dalle guerre". È stata una giornata di lotta importante, per la grande partecipazione ad una manifestazione dai toni forti, seppur mitigati dalla notizia del sequestro da parte della procura. Da registrare il divieto imposto dalla questura ai fascisti di Spazio Libero Cervantes di Catania, CasaPound di Caltanissetta, Terra Nostra Tana dei Lupi di Vittoria di prendere parte al corteo, dopo che la maggior parte dei Comitati si era mossa in tale direzione. Il ruolo del PMLI Il Partito marxista-leninista italiano era presente con una combattiva e rossa delegazione, diretta dal compagno Gabriele e composta da militanti e simpatizzanti della Cellula "Stalin" della provincia di Catania. Le compagne e i compagni indossavano la divisa marxista-leninista, i corpetti rossi del Partito, all'interno dei quali erano stati preparati dei manifesti con le parole d'ordine: "Via l'Italia dalla Nato, via la Nato dall'Italia; no Muos! no Droni! no antenne NRTF!; no agli F-35; liberiamoci dal governo Monti interventista e imperialista; lottiamo uniti per cancellare il criminale progetto Muos; smilitarizzare la Sicilia!; via la Nato e gli Usa dall'Italia", i fazzoletti, le bandiere del Partito e le spille dei Maestri e del Partito. I manifesti fatti a mano dai compagni sono stati spesso fotografati dai manifestanti e ripresi da tv e web tv presenti. Il PMLI ha fatto passare la propria posizione anticapitalista e antimperialista, diffondendo circa 200 volantini preparati per l'occasione, dal titolo: "Cancellare il criminale Muos! Smilitarizzare la Sicilia!". Un lavoro capillare ed organizzato che non è sfuggito al quotidiano "La Sicilia" di Catania che nell'articolo sulla manifestazione ha citato "i volantini distribuiti con passione dai militanti del Partito marxista-leninista". La delegazione ha anche diffuso alcune copie de Il Bolscevico, ha tenuto comizi volanti e preso contatti con alcuni giovani interessati a conoscere il Partito. Durante la manifestazione sono state intonate "Bella Ciao", "Bandiera Rossa", "l'Internazionale" ed altre, spesso riprese e cantate dagli stessi compagni del PMLI. I marxisti-leninisti sono stati ben accolti da attivisti del movimento di massa catanese e altri manifestanti che spesso chiedevano loro il volantino. Di grande qualità politica e organizzativa le giovani compagne della delegazione, che non si sono risparmiate in nessuna fase, dall'organizzazione alla divulgazione delle parole d'ordine del Partito, discutendole dialetticamente con i manifestanti interessati. Esse hanno confermato di essere dei punti di forza della Cellula. La delegazione a conclusione della giornata, è stata elogiata via telefono dal Segretario generale del PMLI, compagno Giovanni Scuderi, che si è congratulato a nome del Partito per il lavoro svolto dalle compagne e dai compagni. La Commissione per il lavoro di organizzazione del CC del PMLI ha mandato un messaggio di congratulazioni, in cui tra l'altro si dice: "i dirigenti nazionali del PMLI con alla testa il compagno Giovanni Scuderi e questa Commissione vi ringraziano dal profondo del cuore per la splendida missione che avete compiuto sabato scorso a Niscemi. Sotto la direzione del compagno Gabriele voi avete rappresentato al meglio l'intero Partito e avete dato ai manifestanti una forte e attraente immagine rossa di esso". Il messaggio si conclude con diverse parole d'ordine del Partito, tra cui quella politicamente e organizzativamente importantissima "Che i nuovi militanti del PMLI si modellino sulla base delle indicazioni di Scuderi!". La delegazione è stata seguita via telefono dalla Responsabile regionale, compagna Giovanna Vitrano, e dal Segretario della Cellula, compagno Sesto Schembri, nonostante le difficoltà di comunicazione dovute al fatto che il corteo si è svolto per buona parte in zone di campagna attorno alle postazioni militari. Il PMLI continuerà ad appoggiare in maniera militante il movimento No Muos e auspica si possa arrivare alla cancellazione del progetto criminale dell'installazione delle antenne a Niscemi. I marxisti-leninisti auspicano anche che intorno alla lotta contro il Muos nasca un grande fronte unito di tutti gli antifascisti, gli anticapitalisti, gli antimperialisti, gli intellettuali sinceramente democratici e progressisti, che possa diventare lo strumento per il rilancio del movimento pacifista e contro la guerra imperialista con l'obiettivo di smilitarizzare il territorio regionale. 10 ottobre 2012 |