"No Monti Day" a Catania I marxisti-leninisti invocano lo sciopero generale di 8 ore di tutte le categorie con manifestazione nazionale sotto Palazzo Chigi Dal corrispondente della Cellula "Stalin" della provincia di Catania Nella mattinata del 27 ottobre a Catania, si è tenuto un sit-in in occasione del "No Monti Day", indetto dal collettivo politico Experia, dal collettivo di Scienze Politiche Catania e dal collettivo Aleph. Il volantino che convocava la manifestazione va contro i tagli alla scuola pubblica, alle pensioni, all'occupazione, ma non dice una parola contro l'alta finanza e l'Europa imperialista di cui il governo Monti è a servizio, neanche un cenno al sistema capitalistico responsabile della crisi e all'alternativa del socialismo e nemmeno un generico appello all'astensionismo elettorale. Nei giorni precedenti si era pensato di dar vita a un corteo, ciò non è avvenuto perché la questura di Catania ha negato l'autorizzazione, probabilmente per la giornata di silenzio pre-elettorale. All'appuntamento erano presenti una cinquantina di manifestanti, compresi compagni militanti e amici della Cellula "Stalin" della provincia di Catania del PMLI. Dopo il raduno si è deciso di spostarsi in corso Sicilia, nelle vicinanze del mercato e di dar vita ad un sit-in con striscioni e megafono per fare comizi volanti. I compagni del PMLI hanno distribuito i volantini con il documento per le elezioni regionali e quelli in difesa dell'istruzione pubblica "Difendiamo l'istruzione pubblica! Cacciamo Monti! Combattiamo il capitalismo per il socialismo!" e diffuso varie copie de "Il Bolscevico". I partecipanti si alternavano al megafono attaccando la politica liberista antipopolare e antisindacale dei tagli contro la scuola pubblica, dei tagli alle pensioni contro la "riforma" del lavoro e contro i partiti in lista alle regionali. Il compagno Sesto Schembri ha fatto un appello all'astensionismo, parlando delle tornate elettorali come di un inganno nei confronti delle masse popolari siciliane e ha aggiunto che da più di 60 anni i governi della destra e della "sinistra" borghese che si sono succeduti non hanno mai fatto nulla per le masse popolari, ma hanno lavorato solo per il sistema capitalistico. Un sistema irriformabile. Il compagno ha propagandato l'astensionismo e ha esposto il progetto del Partito che lotta per dar vita alle istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo: le Assemblee popolari e i Comitati popolari, organismi di democrazia diretta, non formale, non come la democrazia borghese che ti permette di mettere una x ogni 5 anni senza avere la possibilità di controllare l'eletto e se necessario di destituirlo. Schembri ha anche denunciato il governo Monti e la modalità con cui è arrivato al potere, con un golpe bianco voluto dall'alta finanza europea che ha calpestato la Costituzione democratica borghese con il beneplacito di PDL, PD e Terzo polo, concludendo l'intervento con estratti dal volantino "Difendiamo l'istruzione pubblica! Cacciamo Monti! Combattiamo il capitalismo per il socialismo!" e chiedendo lo sciopero generale di 8 ore di tutte le categorie con manifestazione nazionale sotto Palazzo Chigi. 14 novembre 2012 |