Non fa uscire la Campania dall'"emergenza rifiuti", umilia le popolazioni in lotta in difesa della salute e dell'ambiente, militarizza il territorio No al "piano operativo" del governo Tra i responsabili delle mattanze di Napoli e Genova, lo scelbiano De Gennaro nuovo commissario straordinario. Previsti 3 inceneritori e 4 megadiscariche in luoghi protetti e non idonei. Per applicare il piano sarà messo in campo l'esercito Il vertice di governo di martedì 8 gennaio, a cui hanno partecipato il vicepremier Francesco Rutelli, i ministri di polizia Giuliano Amato, della Difesa Arturo Parisi, dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio e delle Politiche comunitarie Emma Bonino, presenti i sottosegretari Enrico Letta ed Enrico Micheli, ha partorito il mostriciattolo chiamato "piano operativo per l'emergenza rifiuti in Campania". "Al fine di assicurare lo smaltimento dei rifiuti normali e speciali - ha spiegato il dittatore democristiano Prodi in conferenza stampa - verranno usati i siti immediatamente utilizzabili nell'ambito di quelli individuati dalla legge 87 del 2007, cui se ne aggiungeranno altri ritenuti utili dalla autorità competenti per fronteggiare l'emergenza''. Si tratta dei contestatissimi siti di Serre, Savignano Irpino, Terzigno e S. Arcangelo Trimonte perché tutti situati in prossimità di centri abitati ed aree sottoposte a vincoli agricoli, ambientali e paesaggistici; caso eclatante è quello di Terzigno, situato nel bel mezzo del parco nazionale del Vesuvio. Oltre a ciò sono previsti almeno tre inceneritori o rigassificatori: Acerra, Santa Maria La Fossa e Salerno. La novità rispetto al precedente decreto diktat dello scorso anno è che "Per le operazioni necessarie a fronteggiare l'emergenza il governo si avvarrà del concorso delle Forze armate''. Cosa andranno a fare? "Per un periodo di 120 giorni - ha detto Prodi nella conferenza stampa - le funzioni di commissario straordinario per l'emergenza rifiuti saranno affidate al dottor Gianni De Gennaro, al quale si affiancherà con il ruolo di vicario, con responsabilità operative e di logistica, il generale di divisione Franco Giannini". Lo scelbiano ex capo della polizia De Gennaro, tra i responsabili della mattanza di piazza Municipio a Napoli e di Genova nel 2001 e promosso per questo da Prodi capo di gabinetto del Viminale, e il generale Giannini subentrano all'attuale commissario straordinario Umberto Cimmino. Da parte del governo viene poi "confermata la fiducia al prefetto Alessandro Pansa", mentre il nuovo questore di Napoli, Antonio Puglisi, "proveniente da Reggio Calabria assumerà servizio in tempi brevissimi". Entro due settimane, ha aggiunto Prodi, il governo nominerà un "commissario liquidatore" per porre fine "ad anni di fase emergenziale che hanno caratterizzato la gestione dei rifiuti in Campania". Si procederà anche "al superamento di tutti i consorzi soprattutto nelle province di Napoli e Caserta". Con cosa saranno sostituiti questi enti pubblici? Rimarrà tutto in mano ai privati? Sarà "anche assicurato, un contributo su base volontaria, limitato nelle quantità e nel tempo, da parte di altre regioni italiane i cui vertici insieme all'Anci e all'Upi, saranno domani a Roma per definire i dettagli operativi". Infine nonostante non ci sia né un piano né indicazioni né risorse economiche né sblocco nelle assunzioni di personale nel settore pubblico "i Comuni campani che non adempiranno, entro 60 giorni, alle disposizioni in materia di raccolta differenziata dei rifiuti saranno commissariati". Non c'è nulla da salvare del piano sui rifiuti antiambientalista, militarista e fascistizzante del govergno, che va quindi risolutamente bocciato. 9 gennaio 2008 |