Fascismo legalizzato Negli Usa di Obama detenzione illimitata e senza processo per gli stranieri È divenuta legge federale degli Stati Uniti lo scorso 15 dicembre, con l'approvazione non senza contrasti di Camera e Senato ma soprattutto con l'ambiguità e l'ipocrisia del presidente Obama, il National Defense Authorization Act for Fiscal Year 2012, atto normativo che si occupa di questioni di sicurezza nazionale, spese militari, poteri di esercito e polizia e nel quale sono state inserite norme che già hanno suscitato le vivaci proteste di tutte le principali organizzazioni a tutela dei diritti umani. Con l'assunto ideologico che gli Stati Uniti si trovano in un vero e proprio stato di guerra contro il terrorismo la Sezione 1021 del menzionato testo normativo reca disposizioni in merito alla "affermazione dell'autorità delle forze armate degli Stati Uniti di detenere persone sottoposte e soggette all'uso della forza militare". La Sezione 1021 prosegue poi stabilendo alla lettera (a) che "il Congresso dichiara che l'autorità del presidente di usare tutta la forza necessaria e appropriata, conformemente all'autorizzazione all'uso della forza militare, include l'autorità per le forze armate di detenere persone" sospettate - come chiarisce poi la lettera (b) - di aver preso parte agli attacchi dell'11 settembre 2001 o di sostenere i Talebani o Al Quaeda o di aver preso parte ad atti di ostilità contro le forze armate americane o dei suoi alleati. Ma è la lettera (c) della Sezione 1021 che chiarisce a quali gravissime conseguenze possono andare incontro le menzionate persone sospettate, ossia - tra l'altro - alla "detenzione sotto legge marziale senza processo fino al termine dello stato di guerra". Quanto alla detenzione illimitata sulla base di sospetti e senza processo, essa viola palesemente gli articoli 8, 9, 10 e 11 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo adottata dalle Nazioni Unite. Come se non bastasse, la lettera (b) della Sezione 1022 della National Defense Authorization Act esenta espressamente dal regime di custodia militare a tempo illimitato e senza processo i cittadini degli Stati Uniti e gli stranieri legalmente residenti, operando quindi una vergognosa discriminazione in assoluto contrasto con l'articolo 7 della Dichiarazione universale sopra richiamata che sancisce invece che "tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge". È fascismo legalizzato, anzi è peggio del nazismo in quanto nella Germania di Hitler si celebravano almeno dei processi farsa salvando almeno la forma, e quel che è peggio è che tutto ciò è avvenuto grazie a un presidente che aveva suscitato tante speranze tra i riformisti borghesi del mondo: Obama, che aveva prospettato di opporre il veto presidenziale prima dell'entrata in vigore della legge, non l'ha fatto, così come aveva promesso di chiudere il lager di Guantanamo che, dopo tre anni dall'insediamento alla presidenza, è ancora in piena attività e con l'emanazione delle nuove disposizioni vedrà anzi potenziata la sua attività. 4 gennaio 2012 |