Obama invia nuove truppe d'occupazione Usa in Afghanistan "Non siamo in Afghanistan per controllare il paese o decidere del suo futuro: siamo in Afghanistan per fronteggiare un nemico comune che minaccia gli Stati Uniti d'America", ha affermato lo scorso 27 marzo il presidente Obama. Che potrebbe aver ripreso il passaggio del suo discorso da uno di quelli in argomento del predecessore Bush tanto gli somiglia nella sostanza e financo nelle parole. Non a caso la "nuova" strategia americana per l'occupazione dell'Afghanistan è la prosecuzione della vecchia di Bush. Il piano strategico sull'Afghanistan illustrato da Obama prende atto che "la situazione è sempre più pericolosa. Sono passati più di sette anni dalla cacciata dei talebani, ma la guerra continua e gli insorti controllano parti dell'Afghanistan e del Pakistan". Deve riconoscere che per il momento la missione imperialista è fallita. E aggiunge "diverse valutazioni da parte dell'intelligence mettono in luce come al Qaeda, dai suoi rifugi in Pakistan, stia attivamente pianificando attentati negli Stati Uniti". Sembra di sentire il Bush che sventolava le prove "certe" fornitegli dai compiacenti servizi sulle armi di distruzione di massa dell'Iraq. Delineare uno scenario che richiama l'11 settembre 2001 serve in ogni caso a Obama per affermare che l'obiettivo è sempre quello di "distruggere, smantellare e sconfiggere al-Qaeda in Afghanistan e in Pakistan, e di prevenire un loro ritorno negli anni futuri". Per questa ragione ai 38 mila soldati americani operativi in Afghanistan, e ai 32 mila degli altri paesi alleati della Nato, si aggiungereanno i 17 mila già in programma, che andranno a combattere nel sud e est dell'Afghanistan, mentre un ulteriore gruppo di 4.200 soldati, ha annunciato Obama, arriveranno a breve nel paese per "addestrare" e assistere le forze di sicurezza afghane con l'obiettivo di accelerare la costruzione un esercito e una polizia entro il 2011. E per "dare più sicurezza in vista delle importanti elezioni presidenziali del prossimo agosto". Per la formazione di un nuovo governo fantoccio dato che al momento, riconosce il presidente americano, "l'Afghanistan ha un governo eletto ma è minato dalla corruzione mentre l'economia è dominata dal mercato dei narcotici ". La soluzione sarebbe quella del ritiro di tutte le forze di occupazione dell'Afghanistan, Obama invece va nella direzione opposta e la rafforza con l'invio di altri soldati americani e degli alleati Nato disponibili. 15 aprile 2009 |