Il presidente americano che piace tanto alla "sinistra" borghese ha accelerato i piani di Bush Obama: licenza di uccidere e cyberguerra all'Iran Per combattere la "guerra infinita" al terrorismo, come la definì allora, l'ex presidente George Bush aveva tra l'altro indirizzato Cia e Pentagono a lavorare per l'utilizzo di aerei senza pilota, i droni, e sulla guerra informatica, la cyberguerra. Lasciata la Casa Bianca ha raccomandato al suo successore di insistere su quella strada; consiglio raccolto con entusiasmo da Barack Obama che ha accelerato l'applicazione dei piani di Bush. Racconta un servizio del New York Times che ogni settimana il presidente premio Nobel per la Pace approva personalmente una "kill list", la lista degli obiettivi dei raid programmati coi droni. Dà il via libera per lŽuccisione senza passare neanche per una farsa di processo contro cittadini americani all'estero, cittadini stranieri in paesi stranieri in barba alla loro sovranità. Persino anche quando sono minorenni, come una ragazza di 17 anni finita sull'elenco dei bersagli "legittimi", da colpire con il via libera del presidente giustiziere. La lista delle persone da uccidere è stata compilata da funzionari dell'antiterrorismo; il Pentagono ha indicato i personaggi delle aree dello Yemen e della Somalia, la Cia quelli del Pakistan. La rosa degli obiettivi prescelti è passata al vaglio diretto del presidente, che ha dato il via libera a tutti i raid. E che ogni settimana ripete l'operazione con la lista aggiornata. Con piena coscienza del fatto che non raramente sotto il tiro dei droni finiscono vittime civili, tanto che più volte l'alleato Pakistan ha protestato. La "filosofia" della Cia è che quando pensa di avere individuato dei bersagli non importa se nelle loro vicinanze ci sono familiari o altri civili che potrebbero essere "vittime collaterali" di un bombardamento. Una posizione ignobile avallata da Obama; secondo i suoi consiglieri "chi vive nelle vicinanze dei terroristi, raramente è innocente o inconsapevole, perché Al Qaeda è unŽorganizzazione molto chiusa, isolata, di una diffidenza paranoica, quando i suoi convogli viaggiano trasportando armi e bombe non danno passaggi agli autostoppisti". Obama ha accettato anche il "modo con il quale la Cia conta le vittime: tutti i maschi in età da servizio militare sono considerati automaticamente come dei combattenti avversari, riducendo considerevolmente il numero delle vere vittime civili. L'altra arma speciale di Obama è la cyberguerra lanciata da tempo assieme all'alleato israeliano, secondo un'altra indagine del New York Times contro l'Iran e in particolare contro la centrale nucleare di Natanz. Il virus, col nome in codice Stuxnet, è stato utilizzato nell'operazione denominata "Olympic Games" e che avrebbe permesso di fermare l'arricchimento dell'uranio in molte centrifughe della centrale iraniana. Anche in questo caso il progetto di attacco col virus era partito sotto l'amministrazione di Bush e curata dall'allora capo della Cia Leon Panetta, promosso da Obama a capo del Pentagono. L'attacco avviene a quanto sembra col contributo determinante degli agenti sionisti e anche quando il virus si moltiplica fino a uscire dai confini iraniani e minacciando di infestare mezzo mondo Obama ordina di continuare l'attacco che avrebbe bloccato un quinto delle centrifughe iraniane. Rallentare lo sviluppo del progetto e dare più tempo per rendere efficaci le ingiuste sanzioni economiche all'Iran sarebbe l'obiettivo di Obama che in questo modo terrebbe a freno le smanie interventiste dei sionisti che vorrebbero colpire direttamente l'Iran. Quel che è certo è che intanto diversi scienziati iraniani che lavoravano a progetti atomici sono stati uccisi, senza una parola di condanna da Usa e Israele, anzi probabilmente proprio perché inseriti in un'altra "kill list" compilata a Washington e Tel Aviv. 1 agosto 2012 |