Fallisce il tentativo del decreto Gelmini di imbrogliare e dividere gli studenti L'Onda studentesca occupa le città In decine di migliaia manifestano da nord a sud. Tre cortei a Roma e i medi lo colorano con un mare di bandiere rosse. Occupata per 3 ore la stazione a Pisa. Tra gli slogan: "Io non ho paura. Le denunce non fermano l'Onda"; "L'Onda non teme risacca"; "Dalle scuole al cielo il passo è breve" Selvagge cariche contro gli studenti che volevano occupare i binari a Roma Ostiense Di seguito un panorama delle manifestazioni che si sono svolte il 7 novembre scorso in tutta Italia. Roma. Gli studenti delle scuole superiori della capitale si sono riuniti in Piazza Barberini. Sono partiti in oltre 5.000, per congiungersi con gli altri cortei degli studenti medi ed universitari per percorrere le strade della Capitale in oltre 30mila. Superato il Ministero di Viale Trastevere una parte del corteo si è diretta alla stazione ferroviaria Ostiense. Selvagge le cariche delle "forze dell'ordine" ai cancelli sbarrati con diversi feriti tra cui una giornalista. Gli studenti hanno poi ripreso la loro manifestazione urlando: "vergogna" e "fascisti". Nel giorno precedente un corteo di studenti si era diretto in aeroporto, slogan e volantini ai passeggeri. "L'Onda prende il volo e la protesta atterra all“aeroporto di Fiumicino" spiegano gli studenti universitari del primo ateneo capitolino e di Roma Tre che hanno organizzato il "blitz allo scalo Leonardo Da Vinci". "In questi giorni uno straordinario movimento ha attraversato la città - hanno scritto gli studenti sul volantino distribuito ai dipendenti Alitalia e ai passeggeri - l'attacco del governo non riguarda solo la scuola, ma tutti i settori della società ed è per questo che è necessaria una risposta collettiva, uno sciopero generale coordinato e continuativo che blocchi la produzione fino a quando il governo non ritirerà i suoi provvedimenti". E la medesima richiesta di sciopero generale è stata portata avanti, tra gli applausi del pubblico, dalla delegazione di studenti dell'Onda che ieri ha preso la parola nel corso del congresso della Cgil al Palalottomatica chiedendo inoltre "che per la manifestazione universitaria nazionale del 14 novembre vengano messi a disposizione treni gratuiti per raggiungere la capitale". Milano. Lo slogan della grande manifestazione dei 60mila (tra studenti e lavoratori del Pubblico impiego) è stato: "Io non ho paura... le vostre denunce non fermeranno l'onda". Gli studenti hanno cercato di raggiungere Palazzo Marino. La Polizia ha sbarrato la strada con un enorme schieramento di uomini e mezzi. Napoli. Oltre 60.000 studenti e precari, con la partecipazione dei comitati di lotta in difesa della salute e dell'ambiente e di altri comitati di lotta cittadini hanno paralizzato per 4 ore la città arrivando fino alla sede della Confindustria con un corteo creativo, rumoroso e molto numeroso. In tutta la Campania si sono svolti cortei contro la Gelmini. La coraggiosa Sabina Guzzanti ha infiammato l'occupazione dell'Orientale, epicentro della rivolta dell'Università partenopea. Autogestione anche nel polo di Montesantangelo Fuorigrotta. Pisa. Occupazione di cinque binari della stazione di Pisa da parte di studenti, universitari e medi, nell'ambito della mobilitazione contro i tagli all'Università. La protesta, iniziata alle 10,45, si è conclusa intorno alle 12.15. La stazione erano completamente militarizzata da polizia e carabinieri. L'occupazione - scrivono gli studenti - "è servita anche per ottenere un colloquio con i responsabili delle Ferrovie al fine dell'organizzazione per la trasferta a Roma in occasione della manifestazione del 14 novembre nella capitale". Salerno. Grande partecipazione al corteo contro la riforma Gelmini indetto dalla Rete Studenti Salerno dove "l'onda anomala di studenti medi e universitari, ricercatori, docenti, precari, disoccupati, si è fatta sentire ed ha attraversato il corso di Salerno tra musica, canti, slogan, contro la riforma e per una scuola ed un'università pubblica, gratuita e di qualità". Il corteo si è concluso con un partecipatissima assemblea a p.zza Portanova Cagliari. In 5.000 in corteo contro la legge 133 e la legge Gelmini da piazza del Carmine, il corteo i manifestanti, sia universitari che delle scuole superiori di Cagliari e hinterland, si sono diretti in via Roma, hanno proseguito nei viali Diaz e Cimitero, via Dante, piazza Repubblica, nelle vie Paoli e Sonnino, per arrivare in piazza San Cosimo. Emblematico il cartellone con la scritta "Gelmini: arribbada sa accabbadora", in riferimento alla donna che, nella tradizione popolare sarda, era incaricata di porre fine con la morte alle sofferenze dei malati terminali. In coda al corteo sfilano gli studenti antagonisti e antifascisti assieme a una rappresentanza della Cgil. La manifestazione è scandita da cori contro il ministro della Pubblica istruzione e Berlusconi e da frasi come "Siamo noi. Il futuro dell'Italia". Genova. Arriva il dragone della rivolta studentesca. Oltre settemila persone hanno sfilato per le strade del centro di Genova. Due i cortei, quello dei lavoratori della funzione pubblica della Cgil, e quello degli studenti, che protestano contro la Legge Gelmini. Tutto è culminato con un comizio in piazza De Ferrari. Molto divertenti e folcloristiche le proteste degli studenti, che hanno realizzato un drago, e che armati di scope e palette si sono messi a pulire per strada. I ragazzi delle facoltà scientifiche vendono a un euro e 50 cent un ricercatore precario, quelli di Scienze politiche si improvvisano lavavetri. Firenze. Gli studenti hanno manifestato in varie zone di Firenze, improvvisando volantinaggi e mini cortei, a tratti bloccando il traffico. Le iniziative sono partite zona Novoli, davanti alla sede universitaria di viale Forlanini, in piazza Leopoldo, in viale Redi e a Porta al Prato. Si sono poi riuniti in un unico corteo che è partito da Porta al Prato, ha superato l'Arno attraversando ponte alla Vittoria e ha sfilato per le vie del centro. Gli studenti medi di Firenze si sono tutti incatenati questo pomeriggio alla ringhiera che corre intorno al Battistero, davanti al Duomo. La protesta è organizzata dal Coordinamento degli studenti medi nell'ambito della mobilitazione contro la riforma Gelmini. Per incatenarsi i giovani hanno utilizzato anche manette, corde e lucchetti per le biciclette. "La scuola è in catene, ci incateniamo anche noi". Bologna. Un corteo serale di migliaia di studenti, gioioso e coloratissimo, ha attraversato per ore le strade del centro, ben oltre il tratto autorizzato, bloccando le strade e il traffico. È una "festa spontanea nel centro universitario di bologna, con musica e artisti, che invadono le strade e le piazze solitamente militarizzate". Torino. Gli studenti hanno dato vita alla contro-inaugurazione dell'anno accademico al Politecnico, a Palermo il corteo studentesco ha occupato simbolicamente il rettorato dell'università, a Cosenza la città è stata attraversata da un corteo aperto dallo striscione: "Noi la crisi non la paghiamo", a Macerata gli studenti hanno effettuato blocchi del traffico dando vita ad un'assemblea in strada, a Modena un corteo spontaneo dopo aver attraversato la città si è diretto verso il rettorato per un sit-in, a Parma gli studenti hanno mandato in tilt il traffico e bloccato la via Emilia. Londra. Un comunicato stampa del 7 novembre annuncia che "l'onda anomala entra al consolato italiano a Londra": "Questa mattina intorno alle 11 un gruppo di 20 tra studenti, precari, ricercatori e docenti ha fatto incursione al consolato italiano a Londra in supporto al movimento contro la gelmini, nel giorno di mobilitazioni in tutte le città italiane. È stato consegnato al console un documento e sono stati esposti due striscioni dal bancone del consolato con scritto: "we won't pay for your crisis" (Non vogliamo pagare la vostra crisi) e "European Anomalous Wave" (Onda anomala europea). L'azione si è conclusa intorno alle 12 al grido di: "l'onda anomala dilaga in Europa". 12 novembre 2008 |