Comunicato stampa della Cellula "1° Maggio-Portella 1947" di Palermo del PMLI
( un commento storico )
Teniamo viva la memoria della "strage del pane"
Ricorre oggi il 59° anniversario della "strage del pane", avvenuta il 19 ottobre del 1944 nel centro di Palermo, quando l'esercito sabaudo, passato sotto il comando militare siciliano, sparò su una manifestazione del popolo contro il rincaro del prezzo del pane. Fu uno sterminio il cui numero di vittime non si è ancora riuscito a stabilire. Alcuni storici sostengono che furono più di 20 i morti altri che furono più di 80 e oltre 150 i feriti.
Questa strage è completamente sconosciuta agli italiani, compresi i palermitani. Riteniamo che l'insabbiamento delle responsabilità e la cancellazione della memoria stessa di tale tragico momento di repressione antipopolare siano avvenuti perché non si volevano incriminare gli ufficiali dell'esercito sabaudo fascista e il comando militare siciliano, che diedero l'assenso a sparare sul corteo.
Nemmeno il PCI si spese per trovare i colpevoli, denunciare la matrice fascista e imperialista della strage e per tenere viva la memoria del massacro, avallando così la teoria sabauda, fascista, mafiosa e imperialista che sui siciliani si poteva sparare impunemente, cosa che, purtroppo, avvenne regolarmente anche dopo la nascita della Repubblica.
La Cellula "1° Maggio- Portella 1947" di Palermo del PMLI ricorda le vittime della "strage del pane" e invita i palermitani, soprattutto i giovani, a riappropriarsi della memoria di questo evento che i neofascisti, gli imperialisti, i mafiosi, vorrebbero cancellato per sempre dalla storia.
Cellula "1° Maggio-Portella 1947" di Palermo del PMLI
Palermo, 19 ottobre 2003
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