I trotzkisti di Ferrero si autosmascherano compiaciuti "Liberazione", un regalo dei radicali perché il PRC si liberasse del comunismo Cossutta, assieme ad altri, ora nel PD, andò col cappello in mano da Pannella per avere il permesso di usare la testata del Partito Radicale per dar vita al "comunismo libertario" Sul quotidiano trozkista "Liberazione" del 16 settembre compare un'intervista compiaciuta e compiacente di Checchino Antonini a Marco Pannella nella quale, sagacemente, il vecchio cavallo del Partito radicale racconta come è stata ceduta quella testata che apparteneva prima al suo partito. Ecco la rivelazione: "Era la prima visita a un partito in quella loro veste. Armando (Cossutta, nrd) spiegò che Liberazione era il nome giusto per chi voleva intraprendere la via di un comunismo libertario. C'era la suggestione del quotidiano francese fondato da Sartre...". E ancora: "Liberazione nacque da una sottoscrizione tra i compagni - ricorda Marco Pannella - e dai residui della mia liquidazione dal Giorno". L'attuale testata dell'organo dei trozkisti di Ferrero è quindi un regalo ai falsi comunisti fatto dai radicali, grazie alla prostrazione di Cossutta che, assieme ai co-fondatori del PRC Nichi Vendola, Sergio Garavini e Ersilia Salvato, si genuflettevano di fronte all'anticomunista e liberista Pannella chiedendo un'elemosina con il cappello in mano in cambio di cancellare le esperienze del socialismo in nome di un "comunismo libertario". Racconti senza pudore con cui i falsi comunisti hanno il coraggio di bearsi, pronti a svendere la falce e martello al primo destro che arriva. 13 ottobre 2010 |