Comunicato del PMLI.Toscana Governo e amministratori regionali e locali contestati per l'alluvione ad Aulla. Sono loro i responsabili del disastro Occorrono forti stanziamenti pubblici e il concreto avvio di piani per l'ambiente e la prevenzione. Ingiusta la "tassa" del governatore Rossi per "fare cassa" I marxisti-leninisti toscani solidarizzano con la popolazione della Lunigiana colpita dalla devastante alluvione dovuta all'esondazione del fiume Magra. Esprimono inoltre profonde e sentite condoglianze alle famiglie colpite dalla perdita dei propri cari rimasti uccisi dalla piena del fiume. Non un evento imprevedibile e casuale. Giustamente la procura di Massa ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo. Riteniamo più che legittima e comprensibile la rabbia degli abitanti di Aulla, sfociata in forti contestazioni al ministro delle infrastrutture Altero Matteoli (PdL) come rappresentante del governo del neoduce Berlusconi, nonché agli amministratori locali e regionali come il sindaco di Aulla Roberto Simoncini (UdC) e il governatore regionale Enrico Rossi (PD). In tutti questi anni niente è stato fatto di concreto nella nostra regione per evitare disastri ambientali come quello in Lunigiana, invece di investire sull'ambiente e la prevenzione si preferisce costruire strade, case e quant'altro senza adeguati piani, senza valutazioni corrette che possano evitare disastri di questo genere. Le tecnologie e le conoscenze ci sono, ma non vengono impiegate in questi progetti e nuovamente in Toscana si piangono morti e dispersi. È da rigettare la direttiva del massacratore sociale Berlusconi che afferma: "le regioni dovranno provvedere ai lavori di ripristino e manutenzione attingendo dalle tasche dei cittadini". Ma non lo ha fatto il governatore "ambientalista" Enrico Rossi che, accontentandosi delle briciole elargite dal governo per riparare ai danni ambientali, ha pensato bene di "fare cassa" aumentando l'accisa sulla benzina di 5 centesimi al litro per un anno. Nuovamente sono le masse popolari a pagare mentre i soldi ci sarebbero, solo che vengono destinati aI piani di infrastrutture tanto cari ai capitalisti come la Tav, mentre ad esempio gli abitanti terremotati a L'Aquila stanno ancora aspettando la ricostruzione della città. Devono essere le masse popolari a decidere quanto e come stanziare i soldi pubblici. Sul fronte ambientale e di prevenzione occorrono piani straordinari per contenere il formarsi delle piene e evitare le conseguenti alluvioni, impedire l'escavazione selvaggia degli alvei che vanno puliti ed allargati adeguatamente, piantare alberi nelle zone a rischio di valanghe e di frane e ovviamente non costruire abitazioni o altro in zone altamente a rischio. Adesso occorrono tempestivi indennizzi economici, agevolazioni fiscali e nuove abitazioni per gli abitanti di Aulla che hanno perso tutto, nonché risarcimenti economici per chi ha avuto dei lutti. PMLI.Toscana Firenze, 29 ottobre 2011 |