Portella delle Ginestre Cgil e Anpi insieme per commemorare la strage contadina di 63 anni fa. Presenze da tutta Italia. Combattiva partecipazione del PMLI Dal corrispondente della Cellula "Stalin" della provincia di Catania Diecimila i partecipanti alla manifestazione in memoria delle vittime di Portella delle Ginestre (Palermo), che quest'anno aveva un carattere nazionale per scelta dell'Anpi. Moltissimi giovani, lavoratori, pensionati che da tutta Italia sono giunti rispondendo all'appello di Anpi e Cgil per una grande manifestazione dove per la prima volta la lotta alle mafie e le istanze contadine si sono incontrate con l'antifascismo. Presente la banda musicale, che ha intonato inni dei lavoratori. Tanto l'entusiasmo e la voglia di fare tra i manifestanti. Folta la rappresentanza dell'Anpi da ogni parte d'Italia. Erano presenti con i loro medaglieri, bandiere e striscion, i comitati provinciali di Trieste, Padova, Firenze, Viareggio, Modena, Reggio Emilia, Parma, Bologna, Rimini, Ravenna, Salerno, Napoli, Catania, Palermo. Molte anche le sezioni, tra queste quella di Bruxelles, Barona, Lambrate (Milano) e Ortica, quartiere di Milano, Sasso Marconi (Bologna) e tante altre. Per il Comitato nazionale, Luciano Guerzoni, Antonio Pizzinato, Ivano Artioli. Il lungo corteo si è snodato per le vie di Piana degli Albanesi. Hanno preso la parola, nella spianata di Portella che si trova a circa 3 km dal centro abitato, il segretario della Camera del Lavoro di Palermo, Maurizio Calà, la segretaria nazionale della Cgil, Susanna Camusso, il presidente nazionale dell'Anpi, Raimondo Ricci. Quest'ultimo in un applaudito discorso ha richiamato tutti all'impegno nel presidio e nella promozione della democrazia e della costituzione borghesi, criticando il governo Berlusconi che approva leggi anticostituzionali e affermando dopo che ci sono due destre oggi, quella democratica (forse quella di Fini?) e quella cattiva di Berlusconi. Ha preso la parola Kikki Ferrara della Camera del Lavoro di Piana degli Albanesi, parlando della precarietà del lavoro nel Mezzogiorno e della mancanza di interventi da parte dello Stato. Ha concluso Susanna Camusso, attaccando il governo Berlusconi e la sua politica antioperaia. La Cellula "Stalin" della provincia di Catania del PMLI ha partecipato alla manifestazione per onorare la memoria dei contadini, uccisi dalla banda Giuliano al soldo dei latifondisti, della mafia e dei fascisti e per ricordare che, dopo 63 anni, giustizia non è ancora stata fatta e che la mafia e il fascismo oggi si combattono lottando contro il neoduce Berlusconi. La delegazione era composta da compagne e compagni militanti, simpatizzanti e amici della provincia di Catania che hanno animato il corteo con canzoni proletarie e antifasciste e con parole d'ordine come: "lavoratrici e lavoratori unitevi per difendere i vostri interessi, per abbattere il governo del neoduce Berlusconi e il capitalismo, per conquistare l'Italia unita, rossa e socialista". Era stata addobbata un'auto con i manifesti del Partito e venivano tenute alte le bandiere dei Maestri e del Partito e il cartello con il manifesto sul 1° Maggio. I compagni, alternandosi al microfono, hanno tenuto dei brevi comizi volanti, molto apprezzati, chiedendo lavoro, sviluppo, industrializzazione, sicurezza del territorio, di salvare l'agricoltura, una rete ferroviaria più moderna, servizi e trasporti pubblici, di risanare l'ambiente, acqua pubblica, salari uguali al Nord, di stabilizzare i precari, di cancellare il federalismo fiscale, il disequilibrio col nord, il Ponte sullo Stretto, il lavoro nero, lo schiavismo, il "reato" di clandestinità, di sdradicare la mafia. Una compagna dell'Anpi di Siracusa è salita sulla macchina del Partito e ha preso il megafono, leggendo parte del volantino sul 1° Maggio. Il PMLI è stato accolto con simpatia dai compagni dell'Anpi, in particolare quelli di Catania, dagli aderenti al forum dell'acqua pubblica di Catania, degli amici dell'Arci, della base del Prc e da tanti altri. Sono state distribuite alcune centinaia di volantini sul 1° Maggio e diverse copie de "Il Bolscevico". Il Segretario generale del PMLI, compagno Giovanni Scuderi, ha seguito personalmente i compagni della Cellula "Stalin", facendo loro un elogio e un'esortazione a proseguire nella lotta, non dimenticando mai di apprezzare l'operato di tutti i compagni. La Responsabile del PMLI per la Sicilia in una sua lettera di elogio ha scritto: "Saluto con grande gioia rivoluzionaria il successo ottenuto dalla Cellula 'Stalin' alla manifestazione nazionale del 1° Maggio a Portella delle Ginestre. Vi siete spesi con grande impegno e la vostra dedizione alla causa e al Partito è commovente. Dobbiamo questo successo in primo luogo alla qualificata direzione del compagno Sesto, che, grazie alle sue capacità politiche e organizzative, ha saputo pienamente coinvolgere i simpatizzanti e gli amici, dando ad ognuno un compito. Care compagne e cari compagni, siete diventati un pilastro del Partito in Sicilia e, seguendo la direzione del compagno Sesto, dovete continuare a dimostrare che siete all'avanguardia. Tenendo a mente le cinque fiducie nel socialismo, nel marxismo-leninismo-pensiero di Mao, nel Partito, nelle masse e in noi stessi, guardiamo avanti. Studiate e continuate ad analizzare, in maniera sempre più attenta e precisa i problemi della città e della provincia di Catania, così potremo aiutare meglio questo momento d'oro del Partito nella vostra provincia". 5 maggio 2010 |