A processo 36 leghisti per costituzione di banda armata 
Alla sbarra anche Gobbo, sindaco di Treviso
Il procuratore: "Volevano lo scioglimento dello Stato"


È stata fissata al 1° ottobre 2010, a Verona, l'udienza a carico di 36 esponenti della Lega Nord, tra cui il sindaco di Treviso, Gian Paolo Gobbo e il deputato Matteo Bragantini, accusati di aver costituito attraverso le "Camicie verdi" una vera e propria associazione a carattere militare, articolata nel territorio e tesa a raggiungere l'autonomia della cosiddetta Padania. Nell'elenco degli imputati c'è anche l'ex sindaco di Milano Marco Formentini che da tempo ha lasciato la Lega per approdare nel "centro-sinistra".
L'inchiesta nasce nel 1996, ai tempi in cui Bossi inneggiava alla secessione e i seguaci del Carroccio indossavano la divisa della Guardia Nazionale Padana. Alla decisione dei giudici di mandarlo alla sbarra il neopodestà di Treviso Gobbo ha risposto con l'ennesima provocazione: "Se siamo davvero così pericolosi, bisognerebbe arrestare i giudici che ci hanno lasciato in libertà per tutti questi anni". Gli ha fatto eco il ministro fascio-leghista Luca Zaia, candidato governatore del Veneto: "È trascorso troppo tempo, segno che bisogna approvare in fretta il processo breve". Ovviamente, per assicurarsi la definitiva immunità.
Senza contare poi che da quel 1996 in poi sono seguiti tredici anni d'interventi legislativi che hanno smontato il reato all'integrità dello Stato che era punito con l'ergastolo. In più, è stato depenalizzato anche l'attentato alla Costituzione. Atti che rendono evidente fino a che punto i princìpi basilari della carta del 1948 siano stati ridotti a brandelli, persino laddove proclama l'unità e indivisibilità della Repubblica.
Altro che trattare sulle "riforme" istituzionali, come fa la "sinistra" borghese rispondendo agli inviti al dialogo del nuovo Vittorio Emanuele III, Giorgio Napolitano. Occorre muovere la piazza contro il neoduce Berlusconi e i suoi gerarchi. L'avanzata della terza repubblica capitalista, neofascista, presidenzialista, federalista e interventista deve essere fermata e rovesciata.

10 febbraio 2010