6.400 volte più di un operaio Fiat Marchionne guadagnerà 100 milioni In Italia (secondo i dati sulla "Distribuzione del reddito e condizioni di vita" relativi agli anni 2008-2009 diffusi il 4 gennaio scorso dall' Istat) 2 milioni e 657 mila famiglie, pari a 7 milioni e 810 mila persone, versano in condizioni di povertà, undici su cento non riescono a scaldare adeguatamente la propria abitazione, il 5,7% soffre letteralmente la fame, l'11,2 % non può addirittura permettersi spese mediche e ben 11,9 famiglie su cento non riescono a pagare le bollette; la povertà minorile ha raggiunto la cifra record del 25 per cento e si contano circa 9 milioni di lavoratori col contratto scaduto o con scatti stipendiali bloccati per decreto fino al 2013. Per contro il nuovo Valletta della Fiat Sergio Marchionne se la spassa con uno stipendio annuo che nel 2008 è stato di 3,4 milioni e nel 2009 ha toccato quota 4,7 milioni. Il doppio, a volte il triplo, rispetto a quanto percepiscono, come stipendio fisso, i capi di tutte le altre più famose case automobilistiche. Una vergogna! Specie se si pensa che ciò avviene proprio nel periodo in cui le vendite del Lingotto hanno toccato il minimo storico. Ma non è tutto! Anzi questo è il meno, perché allo stipendio base comunque garantito anche in caso di risultati aziendali pessimi, Marchionne aggiunge ben 10 milioni e rotti di stock option che al valore attuale delle azioni Fiat valgono ben 100 milioni di euro, ossia la paga annuale di oltre 6.400 operai, ossia 276.600 euro al giorno, domeniche comprese. Il primo pacchetto di opzioni concesso all'amministratore delegato (Ad) di Fiat può farlo valere per un periodo di cinque anni a partire da gennaio 2011 a gennaio 2016. Non solo. Da qui al 2014 all'Ad di Fiat spettano altre 8,75 milioni di opzioni, di cui 1,25 milioni sarebbero già esercitabili. E, infine, bisogna considerare anche 4 milioni di stock grant, cioè il diritto di ricevere azioni gratis. A conti fatti, sulla base delle quotazioni di questi giorni, il guadagno complessivo del nuovo Valletta sfiorerebbe i 200 milioni. Ecco qual è "il nuovo modello di lavorare" che Marchionne vuole imporre: salari da fame per gli operai, supersfruttati, senza diritti e senza alcuna tutela e padroni che succhiano il sangue e realizzano profitti da capogiro! 12 gennaio 2011 |