Afghanistan Un razzo della Nato uccide 52 civili Nell'Afghanistan occupato dalle forze imperialiste si è verificata una nuova strage di civili: ne sono stati uccisi 52 da un razzo della Nato che ha centrato in pieno una casa nel villaggio di Sangin, nella provincia meridionale di Helmand, lo scorso 23 luglio. Il massacro è stato denunciato dallo stesso governo fantoccio del presidente Hamid Karzai, il cui portavoce ha riferito che è avvenuto in seguito a un attacco della Resistenza contro un convoglio di truppe afghane e internazionali nell'area di Regi. Durante lo scontro a fuoco sono intervenute le foze del contingente Nato, Isaf, che con un razzo hanno colpito la casa dove si erano rifugiati i civili, fra i quali donne e bambini. I responsabili militari della missione Nato in Afghanistan hanno risposto alle accuse di Karzai con una risentita smentita e hanno definito le ricostruzioni del governo afghano come "completamente infondate". Hanno negato tutto, come avviene regolarmente in tutti i casi, e sono molti, nei quali le truppe imperialiste di occupazione uccidono civili. In precedenza, uccidevano i civili e li classificavano come talebani, adesso negano e basta. Staremo a vedere se riuscirà a fare chiarezza l'inchiesta voluta da Karzai e affidata al Consiglio nazionale di sicurezza. 28 luglio 2010 |