Il governo della Repubblica Ceca minaccia di dichiarare fuorilegge l'Unione della gioventù comunista Solidarietà del PMLI e de "Il Bolscevico" Il governo della Repubblica Ceca minaccia di dichiarare fuorilegge l'Unione della gioventù comunista (Ksm) nel quadro di una campagna anticomunista rilanciata lo scorso anno. La minaccia è per il momento solo sospesa, grazie in particolare alla forte campagna di solidarietà con l'organizzazione giovanile del Partito comunista di Boemia e Moravia (Kscm). L'attacco del governo al Ksm era partito lo scorso anno con una nota del ministero degli Interni nella quale si impugnava lo status dell'organizzazione come "associazione civica" e quindi se ne minacciava lo scioglimento, col pretesto che le finalità del Ksm andrebbero a invadere il campo di attività dei partiti politici dal quale, secondo la strumentale interpretazione del governo, dovevano essere escluse le associazioni civili. Che la motivazione del governo sia strumentale lo dimostra non solo che il Ksm è un'organizzazione politica giovanile come molte altre presenti nella Repubblica Ceca, non toccate dall'attacco del governo, ma soprattutto perché la richiesta del ministero dell'Interno era in particolare quella di una modifica di programma e statuto dell'organizzazione dove si indicano come punti di riferimento il pensiero di Marx, Engels e Lenin e l'ipotesi di una trasformazzione della società in senso socialista. La nota del ministero indicava il 31 dicembre 2005 come data ultima per la modifica di programma e statuto, pena la messa fuorilegge del Ksm. L'attacco reazionario del governo di Praga al Ksm avveniva mentre in parlamento era in discussione una petizione dal titolo "Aboliamo i comunisti" allo scopo di criminalizzare il comunismo e bandire la stessa parola "comunista", mettendo sullo stesso piano il comunismo e il fascismo. La protesta del Ksm e l'avvio di una campagna di solidarietà internazionale avevano fatto spostare la data dell'ultimatum governativo dal 31 dicembre 2005 al 3 marzo scorso. Nel frattempo le manifestazioni, le prese di posizione di condanna del governo di Praga e i messaggi di solidarietà al Ksm si sono moltiplicati. Fra questi quello del PMLI e de "Il Bolscevico" nel quale si affermava che "il Partito marxista-leninista italiano e 'Il Bolscevico', suo organo, si uniscono a quanti solidarizzano con l'Unione della gioventù comunista della Repubblica Ceca e chiedono al governo Ceco di ritirare ogni proposito e iniziativa legislativa tesi a metterli fuorilegge. Eliminare dalla scena politica della Repubblica Ceca le Organizzazioni comuniste significa fare un regalo al fascismo e al nazismo che tanti danni e lutti hanno causato al popolo ceco". Una delegazione del Ksm ha incontrato l'1 marzo un viceministro degli Interni al quale ha consegnato una lettera nella quale respinge l'attacco al programma e allo statuto. Il rappresentante del governo, comunica in una nota l'organizzazione, si è detto disposto a discutere con il Ksm e ha spostato l'ultimatum di altre 2 o 3 settimane prima di procedere a passi ulteriori, menzionando la campagna internazionale di solidarietà col Ksm. Il governo Ceco ha in parte modificato la sua posizione accettando di negoziare con l'organizzazione ma non ha rimosso le sue accuse per cui, afferma la nota del Ksm, "la lotta per l'esistenza legale del Ksm continua; stiamo entrando nella fase cruciale e la mobilitazione va intensificata per vanificare definitivamente l'offensiva repressiva". 8 Marzo 2006 |