Piattaforma del PMLI per l'emergenza rifiuti in Campania

INTERVENTI IMMEDIATI

1. Sciogliere il Commissariato Straordinario di governo.
2. Abrogare i decreti neofascisti di Berlusconi e Prodi.
3. Liquidare e condannare per "disastro ambientale" l'Impregilo, chiudere i Cdr, sciogliere i consorzi pubblico-privati, bloccare i lavori per gli inceneritori, abolire gli incentivi dell'Enel all'energia sporca, ripubblicizzare l'intero ciclo dei rifiuti.
4. Vietare su tutto il territorio regionale la costruzione di termoinceneritori, smantellare o riconvertire ad altro uso il mostruoso impianto di Acerra, condannare la pratica di bruciare "rifiuti e biomasse".
5. Varare norme severe con controlli efficienti per estromettere i privati, le multinazionali e la camorra dai servizi di raccolta, smaltimento, depurazione, produzione di compost. Requisirne mezzi e beni.
6. Approntare rapidamente almeno 3-4 piccole-medie discariche per ogni provincia, individuate da scienziati e tecnici di comprovata "indipendenza", estranei agli interessi del Commissariato di governo. Le piccole discariche dovranno essere scrupolosamente "a norma di legge", italiane ed europee: lontane dai centri abitati, sicure per la salute, rispettose dell'ambiente e del paesaggio. La popolazione e il comune interessato dovrà conoscere preliminarmente lo studio e la valutazione di impatto ambientale (Sia e Via), affidate esclusivamente ad enti pubblici, ed avere l'ultima parola sui progetti in oggetto, in base alla conoscenza preventiva e dettagliata della quantità di rifiuti da sversare giornalmente, la provenienza e il tipo, la capienza massima della discarica e le previsioni di saturazione. I siti adibiti a discarica devono essere inoltre accessibili in qualsiasi momento da parte delle masse popolari, della magistratura, delle Asl e dei comitati di lotta in difesa della salute e dell'ambiente. I camion cui sarà permesso l'accesso al sito dovranno essere esclusivamente di proprietà pubblica con divieto assoluto di appalto e subappalto ai privati ed ai consorzi pubblico-privati, anch'essi accessibili in qualsiasi momento al controllo da parte delle masse popolari e degli esperti delle Asl.
7. Visto che la densità abitativa, la quantità di rifiuti prodotta e la cementificazione selvaggia della città e dell'immenso hinterland non permette di individuare un sito sicuro ed idoneo nella provincia di Napoli, le altre quattro province campane dovranno farsi carico anche degli Rsu del capoluogo, fatto salvo che le spese di trasporto sono a carico del Comune di Napoli. Le giunte e i consigli comunali di Napoli e della provincia dovranno collaborare fattivamente alla bonifica dei siti inquinati ed alla rimozione delle 9 milioni di tonnellate di rifiuti giacenti nelle altre quattro province. Il sindaco di Napoli e gli altri dell'hinterland dovranno inoltre garantire l'aumento annuale delle percentuali di raccolta differenziata (Rd), senza inasprire tasse e balzelli sulla popolazione, nonché la riduzione e il riciclaggio dei materiali, pena la decadenza dal mandato e forti sanzioni pecuniarie a tutti gli assessori. A fine anno, in caso di percentuali di Rd al di sotto del 40% prevedere l'interdizione dai pubblici uffici e il divieto per tutti i governanti di presentarsi alle elezioni.
8. Avviare subito la bonifica dei siti inquinati, a partire dai cimiteri di eco balle, anche mediante un transitorio utilizzo dei più avanzati trattamenti meccanico-biologici per la riduzione delle quantità da destinare a discarica, i fondi destinati alle bonifiche vanno messi sotto il controllo delle masse popolari.
9. Avviare subito un piano regionale per la sterilizzazione e il riutilizzo dei rifiuti sanitari ospedalieri, con forti pene e sanzioni in caso di smaltimento in illecito.
10. Sostenere le inchieste e i processi giudiziari in corso per impedire che venga concessa l'impunità ai devastatori e agli inquinatori e per ottenere le condanne per "disastro ambientale", "igienico-sanitario" e "strage colposa" i commissari straordinari che si sono succeduti a partire dal 1994.
11. Avviare subito in ogni comune, frazione e quartiere un piano straordinario di riduzione, differenziazione porta a porta e riciclaggio dei rifiuti, coadiuvato da una campagna di informazione nelle scuole e sui mass-media.
12. Avviare subito un piano straordinario di assunzioni stabili, a salario intero, a tempo pieno e sindacalmente tutelato nelle "municipalizzate" e nel settore bonifiche. Stabilizzare i precari, gli Lsu, i lavoratori in nero e i cosiddetti volontari dell'ambiente.

INTERVENTI A BREVE TERMINE
1.
Favorire tutte le misure finalizzate a ridurre la quantità e il peso dei rifiuti urbani e industriali prodotti.
2. Sollecitare una riduzione drastica degli imballaggi delle merci che attualmente rappresentano il 60% del volume dei rifiuti.
3. Ridurre in modo generalizzato la pratica di "usa e getta" e incentivare ogni forma di riciclaggio.
4. Riduzione dell'uso di materiali vergini per attività edilizia e conseguente riduzione dell'attività estrattiva (cave di terra e fluviali) attraverso il recupero e riutilizzo dei materiali inerti.
5. Impedire e punire lo "smaltimento" dei rifiuti illegale e selvaggio.
6. Obbligo per le amministrazioni comunali di organizzare (o migliorare dove esiste) un efficiente sistema di smaltimento dei rifiuti solidi urbani attraverso la raccolta differenziata, il riutilizzo e il riciclaggio dei materiali.
7. La raccolta differenziata di carta, vetro, plastica, pile, batterie, legno, metalli, olii, farmaci scaduti, rifiuti organici, residui di verde, indumenti, ecc., deve essere effettuata attraverso appositi contenitori posti presso i luoghi di lavoro e di studio, e le abitazioni, gratuitamente.
8. Potenziare in mezzi e personale il servizio municipalizzato di nettezza urbana per la pulizia delle strade e per le altre esigenze ecologiche cittadine.
9. Sistemare nelle città in numero sufficiente ampi cestini di raccolta rifiuti con frequente vuotatura.
10. Chiusura di tutti gli inceneritori e trasporto dei rifiuti residui dal riciclaggio nelle discariche controllate che devono essere collocate lontane dai centri abitati e nel rispetto dell'ambiente e del paesaggio.
11. Divieto di incenerire i rifiuti ospedalieri, adottare il sistema della sterilizzazione.

Partito marxista-leninista italiano Campania

12 giugno 2008