Freddato dalla polizia La morte di un giovane a Londra innesca una rivolta popolare La Cellula "Stalin" di Londra prende posizione e solidarizza con i rivoltosi Dal corrispondente della Cellula "Stalin" di Londra Giovedì 4 agosto a Londra è stato ucciso dalla polizia a colpi di arma da fuoco Mark Duggan, un giovane nero di 29 anni, con piccoli precedenti penali, padre di 4 figli. Il fatto è avvenuto a Tottenham, un quartiere della periferia nord della capitale britannica. In un primo tempo la polizia aveva sostenuto che il giovane avesse una pistola e per questo è stata chiamata l'unità speciale dato che la polizia a Londra normalmente non è dotata di armi da fuoco. L'unità speciale ha cercato di fermare il giovane e dopo un inseguimento rocambolesco sono riusciti a bloccarlo sul ponte di Tottenham e gli hanno sparato. Le notizie girate subito dopo erano molto frammentarie e confuse, si parlava anche di un poliziotto ferito e di un conflitto a fuoco, per questo la polizia era stata costretta a rispondere al fuoco ed a uccidere Duggan. Molti giorni dopo si è invece saputo che il giovane era completamente disarmato. Le indagini sono ancora in corso e probabilmente ci sarà una commissione d'inchiesta perché la dinamica non è per niente chiara e di sicuro c'è solo che un ragazzo è stato ucciso come un cane. Sabato sera un gruppo nutrito di persone e tra di essi i parenti di Mark si sono presentati davanti al commissariato di Tottenham per avere delle risposte circa la dinamica dei fatti e anche per protestare perché la polizia ancor prima di parlare con i parenti aveva già dato la sua versione ai media dipingendo come un gangster questo ragazzo che era ben conosciuto nel quartiere come una persona con piccoli precedenti penali ma assolutamente innocua. La protesta da pacifica ha cominciato a diventare sempre più accesa fino a che è scattata una rabbia che si è presto tramutata in rivolta vera e propria con l'incendio di macchine e il saccheggio di un centro commerciale. Il giorno dopo High Road sembrava una zona di guerra e questo a seguito della politica repressiva e del comportamento poliziesco. Tottenham è il sesto quartiere più degradato di Londra, ha il più alto livello di disoccupazione dell'intera città, più del 50% dei disoccupati sono giovani, il 40% dei ragazzi vive in condizioni di assoluta povertà, circa il 9% dei benefit erogati in tutto il Regno Unito vengono dati per quel quartiere. Il comune quest'anno ha tagliato del 75% i fondi per giovani, chiuso ben 8 dei 12 centri del quartiere per i giovani, i sussidi per le famiglie continuano a essere tagliati. Inoltre nel quartiere gira molta droga, e i ragazzi sono stufi di essere trattati come bestie dalla polizia a cui troppo spesso, basta che uno sia nero e indossi una felpa con il cappuccio, per etichettarlo come spacciatore, fermarlo in malo modo, cacciarlo in macchina e perquisirlo. Da gennaio a maggio di quest'anno la polizia a Tottenham ha fermato per un controllo 5.497 persone. Si capisce dunque come l'uccisione di Mark Duggan sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso della rabbia popolare, specie tra i giovani. La protesta si è estesa giorno dopo giorno in altri quartieri emarginati della città, come Clapton, Brixton, Hackney, Croydon e altre zone centrali. Poi è stata la volta di altre città del Regno Unito come Birmingham, Bristol, Manchester e Liverpool. All'inizio della settimana il premier Cameron era già tornato dalla sua vacanza perché la città di Londra era fuori di controllo e ha richiamato precipitosamente altri 16.000 poliziotti per pattugliare le strade e sedare le rivolte. Mentre blindavano la città hanno sapientemente dato in pasto ai media le "veline" sulle razzie nei negozi, le testimonianze di persone disperate, con lo scopo preciso di far passare questa sacrosanta rivolta popolare per un maxi-saccheggio ad opera di grosse gang e fine a se stessa. Dopo una settimana la situazione si è calmata. Ci sono stati 5 morti e decine di feriti, anche tra la polizia e oltre mille, forse duemila, gli incarcerati. Il fascista e criminale Cameron, ancora non arrestato per il suo vergognoso ruolo nello scandalo Murdoch si ritiene soddisfatto per aver fermato quelli che lui chiama delinquenti e già pensa di autorizzare la polizia ad usare i cannoni ad acqua o le pallottole di gomma, nascondendo alla nazione e al mondo di quanto il Regno Unito in realtà abbia situazioni di estremo disagio sociale. E invece di rimboccarsi le maniche, destinare più risorse economiche dove servono, cioè alle masse popolari inglesi, preferisce arricchire sempre di più i soliti squali capitalisti e continuare a sovvenzionare le loro guerre imperialiste. Le masse sono disorientate perché tanti non si rendono conto di cosa sta succedendo grazie alla disinformazione dei giornali e telegiornali di regime, mentre sono pochi i media che denunciano le cose come stanno, cioè che si è trattato di una sacrosanta rabbia popolare e denunciano il fatto che l'omicidio di Duggan è l'ultimo di una serie di assassinii che la polizia cerca di coprire. Pare che dal 1998 ne siano stati uccisi 333 e nessun poliziotto è stato punito. La Cellula "Stalin" di Londra del PMLI, che ha preso posizione sui fatti accaduti sostiene totalmente l'eroica rivolta popolare, solidarizza con i parenti della vittima e condanna il governo del reazionario e repressore Cameron. 31 agosto 2011 |