Il PMLI condanna la repressione degli studenti romani Il PMLI condanna con decisione la repressione poliziesca scatenata ieri a Roma dal neopodestà Alemanno contro le studentesse e gli studenti che, con grande e ammirevole coraggio, erano scesi in piazza per rompere il divieto di manifestare imposto da Alemanno e far valere un diritto sancito dalla stessa Costituzione. Per ore i manifestanti sono stati tenuti sotto sequestro alla stazione Tiburtina dalle “forze dell'ordine”, una misura fascista senza precedenti, per la quale tutte le forze antifasciste e democratiche dovrebbero invocare le dimissioni immediate del sindaco di Roma. Il PMLI rivolge il proprio appoggio e solidarietà militante alle studentesse e agli studenti sequestrati, caricati, poi fermati o identificati per avere tentato di allontanarsi, e addirittura schedati in massa davanti agli istituti. Questi gravissimi atti di repressione del dissenso sono ulteriori conferme che ci troviamo in un regime neofascista e che Berlusconi è il nuovo Mussolini. L'unica soluzione è sollevare la piazza per buttarlo giù. Federico Picerni, Responsabile per il lavoro giovanile del CC del PMLI 4 novembre 2011 |