Saluto di Claudia Del Decennale ai partecipanti alla commemorazione del 34° della scomparsa di Mao Lavoriamo sodo per far maturare un nuovo 25 Aprile, per liberarsi del nuovo Mussolini Care compagne e compagni, care amiche e amici, a nome del Comitato centrale del PMLI e dei dirigenti del Partito seduti alla presidenza con alla testa il compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, vi ringrazio per essere presenti a questa pubblica iniziativa in occasione del 34° Anniversario della scomparsa di Mao, grande Maestro del proletariato internazionale, dei popoli e delle nazioni oppresse, scomparso all'età di 82 anni il 9 settembre 1976. Dal 1977, anno nel quale la 2ª Sessione plenaria del 1° Comitato centrale del PMLI si assunse l'impegno di commemorare pubblicamente la scomparsa di Mao, per noi marxisti-leninisti quest'appuntamento non rappresenta un momento rituale e formale. Questa è l'occasione per ribadire la nostra fedeltà al marxismo-leninismo-pensiero di Mao e imparare da Mao per combattere ogni giorno colpo su colpo la classe dominante borghese, il suo governo, il revisionismo e per legarci in maniera rivoluzionaria e corretta alle masse, in modo che esse possano risolvere i loro problemi immediati e maturare la scelta per il socialismo. Lungimiranti e chiarificatrici sono le parole del compagno Scuderi, espresse in un'iniziativa pubblica nel 1993 in occasione del centenario della nascita di Mao, sul legame del grande Maestro con il Partito. "Il pensiero e l'opera di Mao - afferma Scuderi - ormai costituiscono un patrimonio comune di tutti coloro che lottano in qualsiasi parte del mondo per la causa del proletariato, del socialismo e dell'emancipazione di tutta l'umanità. Chiunque e ovunque si proponga di organizzare e guidare la lotta di classe degli sfruttati e degli oppressi non può non ricorrere a Mao, non può che tenere presente gli sviluppi che egli ha apportato al marxismo-leninismo e applicarli nella pratica. Il nostro rapporto con Mao è di tipo particolare, quasi filiale. Poiché il suo pensiero, la sua opera, il suo esempio hanno esercitato l'influenza fondamentale e decisiva per la fondazione del nostro amato Partito. Materialmente l'hanno fondato i 52 delegati del primo Congresso nazionale del PMLI provenienti dalla Toscana, dalla Sicilia, dalla Calabria e dalla Lombardia, ma idealmente è opera sua. Come Mao ha scoperto il marxismo grazie a Lenin e Stalin e alla Grande Rivoluzione d'Ottobre, si è ispirato ad essi per la fondazione del PCC e per impostare la rivoluzione cinese, così i fondatori del PMLI hanno scoperto il vero marxismo-leninismo grazie a Mao e alla Grande rivoluzione culturale proletaria e hanno agito di conseguenza, sul piano ideologico, politico e organizzativo, prendendoli come modelli. Ogni classe, - prosegue Scuderi - ha i suoi maestri, ispiratori e modelli, lo si riconosca o no. Noi siamo sinceri e onesti e quindi non abbiamo difficoltà ad ammettere, anzi a proclamarlo apertamente con orgoglio, che i nostri Maestri sono Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao. Sono i nostri Maestri perché solo loro, non altri, ci hanno aperto gli occhi sul capitalismo e l'imperialismo e ci hanno illuminato la strada dell'emancipazione sociale. Senza di essi brancoleremmo nel buio, saremo subalterni alla borghesia e al capitalismo e ragioneremmo e ci muoveremmo come dei borghesi. Essi ci hanno fornito gli elementi ideologici, teorici, politici e organizzativi per conoscere e trasformare il mondo e noi stessi. A noi spetta, in qualità di loro allievi, di studiare le loro teorie, metodi di analisi ed esperienze e applicare nelle nostre condizioni concrete i loro insegnamenti. Da Mao non si finisce mai di imparare". Le affermazioni del Segretario generale sono tutt'oggi giuste e valide per sapere da dove veniamo, chi siamo, cosa vogliamo e per non cambiare colore; di stimolo per le battaglie attuali e future, per l'unità del Partito e dell'intero proletariato, per mantenere ferma la nostra missione avviata 43 anni or sono dai primi quattro pionieri, ossia distruggere il capitalismo e sulle sue ceneri instaurare il socialismo in Italia. Salutiamo con grande gioia rivoluzionaria le compagne e i compagni provenienti un po' da tutta Italia, anche da molto lontano, da Trento a Catania, e che pur avendo dovuto fare grossi sacrifici personali ed economici non hanno voluto far mancare la propria partecipazione, dimostrando un grande attaccamento a Mao e al PMLI. Ad essi va la nostra riconoscenza per l'esempio che ci danno e dal quale abbiamo tutti da imparare. In particolare salutiamo il compagno Giuseppe Scarfì che ha fatto un lungo viaggio per essere presente nonostante che non abbia ancora superato del tutto i postumi di un delicatissimo intervento. Egli, tra l'altro, ha utilizzato il periodo della riabilitazione per mandare avanti un importante studio storico per "Il Bolscevico". Salutiamo i compagni assenti per motivi di salute, età, professionali, economici, esami universitari, eccessiva distanza geografica. Salutiamo con molto affetto e solidarietà le compagne e i compagni gravemente malati. Salutiamo Nerina "Lucia" Paoletti, Vincenzo Falzarano, Ferruccio Panico e Marco Marchi scomparsi prematuramente che sono con noi anche in questa commemorazione e dai quali traiamo esempio per la loro dedizione al Partito e alla causa del proletariato e del socialismo. Ringraziamo con tutto il cuore tutti coloro che ci hanno inviato un messaggio di saluto, in particolare il Nucleo Marxista Leninista in Messico, al quale non sfugge alcuna iniziativa del nostro Partito. Nel messaggio, tra l'altro, si legge: "L'esistenza e lo sviluppo del PMLI è la prova che soltanto armati del marxismo-leninismo-pensiero di Mao si ottengono grandi vittorie (...) Il PMLI è la migliore dimostrazione che il pensiero di Mao è vivo e perciò gli rende onore tenendo nella sua bandiera e nella testata del suo giornale l'effige del grande Maestro del proletariato internazionale. Voi sapete e siete testimoni che il Nucleo Marxista Leninista in Messico è nato come conseguenza della conoscenza del PMLI e del pensiero di Mao e siamo qui in Messico, grazie a questo. Qui è la bandiera rossa che rappresenta il proletariato messicano e qui seguiremo lottando con la fiducia che ci dà il pensiero di Mao. Il compagno Antonio ha scritto con tutta ragione che '... senza il PMLI non si può esistere'. Aggiungiamo noi che neanche senza il pensiero di Mao. Il pensiero di Mao e il PMLI formano una unità splendente. Vi auguriamo un grande successo in questo rilevante avvenimento e inviamo a tutti voi un affettuoso saluto proletario rivoluzionario. Con Mao per sempre! Viva il socialismo! Viva l'internazionalismo proletario! Viva l'unità militante tra il PMLI, faro del XXI secolo e il Nucleo Marxista Leninista! Coi Maestri e il PMLI vinceremo!". Ringraziamo il Comitato provinciale di Firenze, che ci ospita, i compagni di Prato, i simpatizzanti e gli amici di Firenze e provincia che, in collaborazione con la Commissione per il lavoro di organizzazione del CC, hanno propagandato l'iniziativa e allestito questa splendida sala. Ringraziamo i compagni dell'Emilia-Romagna, della Campania, di Londra che nelle ricorrenze portano fiori ai monumenti dei Maestri esistenti nelle loro città o regioni, nonché i compagni di Firenze e di Fucecchio che non trascurano gli omaggi alle tombe di Lucia, Falzarano e Marchi. Purtroppo i compagni di Milano non hanno ancora potuto sapere dove è sepolto Panico, forse in Tunisia. Ringraziamo i compagni biellesi che sono sempre presenti con le bandiere dei Maestri e del Partito a tutte le manifestazioni dell'Anpi che si svolgono nei luoghi delle lotte partigiane, e per gli interventi, a nome del Partito, del compagno Gabriele Urban alla trasmissione televisiva "Ring". Ringraziamo i compagni napoletani per aver diffuso a Pomigliano D'Arco i due volantini del PMLI di sostegno alla battaglia della Fiom, degli operai e dei lavoratori dello stabilimento locale della Fiat contro il diktat fascista di Marchionne. Una battaglia che riguarda tutta la classe operaia e tutti i lavoratori. Noi siamo risolutamente al fianco della Fiom, dei metalmeccanici di quella fabbrica, dei tre operai licenziati della Fiat di Melfi, che devono essere riammessi al loro posto di lavoro secondo la sentenza dei giudici, e sosteniamo in maniera militante la manifestazione indetta dalla Fiom a Roma il 16 ottobre. Ringraziamo i compagni di Fucecchio e di Viggiù che ci danno l'esempio nel volantinaggio davanti alle fabbriche. Ringraziamo i compagni della Cellula "Stalin" di Londra che in breve tempo hanno promosso la costituzione del Comitato migranti di Londra. Un'esperienza che non ha precedenti nella storia del PMLI. Ringraziamo i compagni lombardi che nelle piazze e nello studio collettivo rivoluzionario sono di esempio e di stimolo per tutto il Partito. Ringraziamo i compagni romagnoli, fiorentini, fucecchiesi, rufinesi, vicchiesi, romani, civitavecchiesi, napoletani e catanesi che hanno partecipato attivamente alla raccolta delle firme per i referendum dell'acqua pubblica. Ringraziamo i compagni romagnoli per il lavoro che svolgono nel Coordinamento antifascista romagnolo e nel comitato per l'acqua. Ringraziamo i compagni di Ischia per essere in prima fila nei movimenti di massa nell'Isola, ultimo quello per il boicottaggio degli armatori privati del Golfo di Napoli. Ringraziamo i compagni siciliani che alla manifestazione regionale contro la stangata promossa dalla Cgil a Palermo hanno portato sotto il palco un grande ritratto di Marx. Ringraziamo i compagni toscani per essere riusciti a organizzare alla manifestazione regionale del 2 luglio una folta e combattiva delegazione del Partito e a portare le insegne e i cartelli del Partito sotto il palco, davanti alla nuova leader della Cgil Susanna Camusso, ex socialista ora PD. Ringraziamo i compagni romani che sotto il palco e tenendo ben alte le insegne del Partito, hanno tentato di lanciare Bella Ciao durante la manifestazione del 1° luglio contro la legge bavaglio. Ringraziamo i compagni di Viggiù e di Camposampiero che partecipano in maniera impeccabile rispettivamente alle manifestazioni di piazza Varese e Padova. Ringraziamo i compagni civitavecchiesi e il simpatizzante della provincia di Bergamo, compagno Lorenzo Santoro, che fanno l'impossibile per dare una mano ai compagni romani in occasione di importanti manifestazioni nazionali. Infine, ringraziamo tutte le compagne e i compagni simpatizzanti che hanno scritto su "Il Bolscevico" degli articoli per sostenere l'importante editoriale del Segretario generale del PMLI, compagno Giovanni Scuderi, in occasione del 33° Anniversario della fondazione del Partito. Siamo felicissimi di constatare che i militanti e i simpatizzanti attivi del nostro amato Partito applicano coerentemente nella pratica le seguenti indicazioni di Mao: "Noi comunisti siamo come i semi e il popolo è come la terra. Ovunque andiamo, dobbiamo unirci al popolo mettere radici e fiorire in mezzo al popolo". E ancora: "Un comunista deve essere di ampie vedute, sincero, leale e attivo, deve mettere gli interessi della rivoluzione al di sopra della sua stessa vita e subordinare gli interessi personali a quelli della rivoluzione; sempre ed ovunque, deve essere fedele ai principi giusti e condurre una lotta instancabile contro ogni idea e azione errata, in modo da consolidare la vita collettiva del Partito e rafforzare i legami tra il Partito e le masse, deve pensare più al Partito e alle masse che agli individui, più agli altri che a se stesso. Solo così può essere considerato un comunista". Permetteteci di esprimere la solidarietà internazionalista proletaria del PMLI a tutti i popoli che combattono con le armi in pugno per la libertà e l'indipendenza dei rispettivi Paesi; a tutti i popoli europei che combattono contro le stangate governative, a cominciare da quelli italiano e greco; agli operai e ai lavoratori cinesi che lottano contro il supersfruttamento padronale e governativo. Noi condanniamo con forza la cricca revisionista e fascista Hu Jintao-Wen Jiabao che ha deciso di riscrivere i manuali di storia pubblicati durante la Grande rivoluzione culturale proletaria cinese. Cari compagne, compagni, amiche e amici, la strada per spezzare le catene dello sfruttamento e conquistare l'Italia unita rossa e socialista è tortuosa e in salita, ma occorre andare avanti con forza e fiducia perché l'avvenire sarà radioso se non per noi, per i nostri figli o per i figli dei nostri figli, del nostro amato proletariato. Per orientare il nostro lavoro, le lotte presenti e future, per rispondere in modo concreto ed efficace al nostro ruolo di avanguardia cosciente ed organizzata del proletariato, occorre perciò rafforzare lo studio individuale e collettivo del marxismo-leninismo-pensiero di Mao e della linea del Partito in riferimento ai problemi da risolvere. È necessario lo studio per essere rossi dentro e fuori e per trasformare il mondo e se stessi. Sull'importanza dello studio, su cosa studiare, Scuderi in occasione del XXV Anniversario della morte di Mao, ci ha fornito delle efficaci indicazioni: "Comprovato in tutte le situazioni nei cinque continenti e verificato in mille e più battaglie, il marxismo-leninismo-pensiero di Mao è una potente arma, ma se non lo si studia e non lo si applica è un'arma scarica, da museo. Tutti i rivoluzionari italiani, specie i marxisti-leninisti, hanno perciò il dovere di studiarlo e applicarlo. Più a fondo andranno in questo studio, più contributi apporteranno alla nobile causa del socialismo. Non bisogna mai stancarsi di studiarlo e ritenere di conoscerlo a sufficienza. C'è sempre qualcosa di nuovo da scoprire e poi c'è bisogno di tenerlo fresco nella memoria. Non potremo mai avere una concezione proletaria del mondo se non studiamo e applichiamo il marxismo-leninismo-pensiero di Mao. Anche se fossimo dei bravi organizzatori, oratori, trascinatori, scrittori ma non studiamo e applichiamo il marxismo-leninismo-pensiero di Mao non faremo nemmeno il solletico alla borghesia e ai falsi amici del proletariato e delle masse. Gli operai coscienti, avanzati e combattivi, in primo luogo, devono studiarlo perché essi devono essere la testa e la colonna vertebrale del Partito, coloro che devono dirigere anche la lotta ideologica all'interno e all'esterno del Partito. Studiare costa tempo, fatica e rinunce, specie agli operai e ai lavoratori che concludono la giornata spremuti come limoni dai capitalisti. Eppure bisogna studiare, costi quel che costi per essere sempre in prima linea nella lotta di classe e con posizione d'avanguardia marxiste-leniniste. Le opere dei nostri maestri riempiono decine e decine di volumi, 44 soltanto per Lenin, è quindi molto difficile riuscire a leggerle tutte. Il nostro Partito ne ha selezionate cinque, ritenendole fondamentali per trasformare il mondo e se stessi. Esse sono: Marx ed Engels "Il Manifesto del Partito comunista", Lenin "Stato e rivoluzione", Stalin "Principi del leninismo" e "Questioni del leninismo", Mao "Sulla giusta soluzione delle contraddizioni in seno al popolo". Queste opere sono state ristampate dal PMLI". Dobbiamo tutti lavorare sodo, ciascuno al suo posto di combattimento e in base alle priorità, concentrando il nostro lavoro sul fronte operaio e sindacale e su quello studentesco, per far maturare un nuovo 25 Aprile, per liberarsi del nuovo Mussolini. Chi vuol partecipare alla realizzazione di questo evento storico, si faccia avanti e prenda subito posto nel PMLI o a suo fianco come simpatizzante. Con la consapevolezza che solo dando al PMLI un corpo da Gigante Rosso è possibile rovesciare cielo e terra. Avanti con forza e fiducia verso l'Italia unita, rossa e socialista! Coi Maestri e il PMLI vinceremo! Con Mao per sempre! 15 settembre 2010 |