Saluto di Monica Martenghi ai partecipanti alla commemorazione del 37° della scomparsa di Mao
Mao e il suo pensiero sono un discrimine tra veri e falsi comunisti
L'interpretazione e l'applicazione del marxismo-leninismo-pensiero di Mao divide i veri marxisti-leninisti dai falsi marxisti-leninisti
Auspichiamo un autunno rovente contro i padroni e il loro governo Letta-Berlusconi che va abbattuto

Pubblichiamo qui di seguito l'applauditissimo saluto, comprese le parti non lette, dalla compagna Monica Martenghi, pronunciato a nome del Comitato centrale del PMLI.
 
Care compagne e compagni, care amiche e amici,
a nome del Comitato centrale del nostro Partito e dei compagni dirigenti seduti alla presidenza con alla testa il compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, porgo a tutti voi un caloroso saluto e un sincero ringraziamento per essere presenti a questa pubblica iniziativa in occasione del 37° Anniversario della scomparsa di Mao, grande Maestro del proletariato internazionale, dei popoli e delle nazioni oppresse, deceduto il 9 settembre 1976.
Salutiamo con gioia rivoluzionaria tutte le compagne e i compagni provenienti dal Piemonte alla Sicilia, specialmente quelli che vengono da molto lontano, avendo sopportato lunghi, estenuanti e costosi viaggi. Purtroppo, per mancanza di fondi, la Cellula "Stalin" della provincia di Catania non ha potuto inviare nemmeno un delegato.
Salutiamo con particolare calore tutti i compagni che hanno gravi problemi di salute.
Un ricordo colmo di perenne gratitudine lo rivolgiamo ai compagni Nerina "Lucia" Paoletti, Vincenzo Falzarano, Ferruccio Panico, Marco Marchi e agli altri compagni scomparsi che ci hanno lasciato fisicamente e prematuramente ma che rimarranno sempre al nostro fianco con il loro esempio di dedizione al Partito e alla causa del proletariato e del socialismo.
Ringraziamo caldamente:
- Le Commissioni di organizzazione e di stampa e propaganda, il Comitato provinciale di Firenze e tutte le compagne e i compagni che, finanziandola, facendo affiggere i manifesti, diffondendo i volantini, addobbando la sala, hanno contribuito alla realizzazione di questa importante manifestazione pubblica.
- Le compagne e i compagni che in una Attività speciale hanno affrontato decenni di sacrifici inenarrabili e indimenticabili per finanziare il Partito.
- Tutte le compagne e i compagni che hanno sottoscritto o sottoscriveranno per la nuova Sede centrale del Partito a Firenze.
- Le simpatizzanti e i simpatizzanti che spontaneamente, da tempo o di recente, danno dei contributi economici mensili al Centro del Partito o all'istanza della propria città.
- Chi, impossibilitato a partecipare, ha voluto comunque esserci vicino inviando un messaggio di saluto.
Come ogni anno, i media hanno vergognosamente ignorato la commemorazione di Mao. Non ne siamo affatto meravigliati perché da sempre esiste una congiura del silenzio, da parte di tutti i media della destra e della "sinistra" borghese, nei confronti del nostro Partito. Non vogliono farlo conoscere alle masse perché, evidentemente, lo considerano strategicamente il più pericoloso nemico del capitalismo e della classe dominante borghese.
Questo ferreo black-out stampa costituisce uno dei cinque grossi ostacoli che rallentano e rendono difficoltoso lo sviluppo del PMLI. Anche se l'ostacolo principale è attualmente quello economico. Ciò non ci impressiona. Alla fine l'avremo vinta noi, perché è impossibile che il proletariato accetti in eterno di essere subalterno alla borghesia e suo schiavo.
Salutiamo tutti i sinceri comunisti ovunque siano collocati, e li invitiamo ad aprire un dialogo e un confronto col PMLI per verificare se ci sono le condizioni per unirsi nel nostro Partito o almeno nel sindacato e nei movimenti di lotta in cui siamo presenti. Escludiamo solo gli imbroglioni politici travestiti da comunisti.
Salutiamo la classe operaia, la nostra classe, che soffre pene dell'inferno sotto il capitalismo e la esortiamo a prendere coscienza che il suo compito storico è quello di abbattere il capitalismo e la dittatura borghese e instaurare il socialismo e la dittatura del proletariato.
Salutiamo gli oltre 3 milioni di disoccupati ufficiali, tra cui il 40% dei giovani, i 4 milioni e 113 mila precari e part-time involontari, i 260 mila esodati, i cassintegrati, i pensionati con meno di mille euro al mese, in particolare quelli sotto i 500 euro, i quasi 10 milioni di poveri, i senza casa, gli sfrattati, chi non può pagare l'affitto, le masse studentesche che lottano per il diritto allo studio, per l'istruzione pubblica e gratuita, i movimenti di lotta, in particolare i No Tav, No Muos, No Dal Molin, No Ponte, i manifestanti manganellati, processati e incarcerati durante le lotte di massa.
Assieme e tutti uniti abbiamo tanto da lottare nei prossimi mesi. Auspichiamo un autunno rovente, senza sconti alla borghesia, ai padroni e al loro governo Letta-Berlusconi, che va abbattuto. Chiediamo che i sindacati confederali e "di base" indicano unitariamente uno sciopero generale di 8 ore per fermare la macelleria sociale in corso.
Intanto partecipiamo tutti alla manifestazione nazionale del 5 ottobre a Roma (la manifestazione è stata rinviata al 12 ottobre, ndr), anche se consideriamo la parola d'ordine "la vera rivoluzione è applicare la Costituzione" ingannevole, fuorviante e riformista. Ma c'è un punto unitario di fondamentale importanza, quello di impedire al governo di portare a compimento la repubblica presidenziale perseguita dai fascisti storici, dalla P2, da Gelli, Craxi e Berlusconi.
Salutiamo il popolo cinese, che geme sotto il giogo della dittatura borghese, capitalista e fascista dei rinnegati e traditori revisionisti Xi Jiuping e Li Xeqing, e tutti i popoli del mondo che lottano contro i regimi borghesi e capitalisti, o per la libertà, l'indipendenza e la sovranità del loro Paese.
Condanniamo risolutamente la decisione del capofila dell'imperialismo americano, Obama, di bombardare la Siria, arrogandosi il diritto di poliziotto del mondo, in spregio al diritto internazionale. Chiediamo a Letta di tenere fuori l'Italia dall'aggressione, anche se riceverà l'avallo dell'Onu.
Anche in Egitto il popolo è profondamente diviso. Una parte sostiene i Fratelli musulmani, che vogliono instaurare una teocrazia semifeudale, una parte si batte per la democrazia borghese. Quest'ultima parte merita il nostro appoggio. Il che, ovviamente, non significa condividere ogni azione dell'attuale governo egiziano. Comunque siamo assolutamente contrari a qualsiasi intervento armato degli imperialisti sia americani sia russi. Il popolo egiziano deve essere libero di definire da sé il proprio futuro.
Mao, il suo pensiero e la sua opera costituiscono un discrimine fondamentale tra i veri e i falsi comunisti. Attualmente in Italia ci sono alcuni partiti e gruppi che si rifanno, a parole, al marxismo-leninismo ma non a Mao, alcuni anzi lo attaccano e lo calunniano. Con ciò perdono ogni credibilità marxista-leninista. Come pure chi, professandosi "maoista", distorce il pensiero di Mao tirandolo a volte a "sinistra" a volte a destra sul piano parlamentarista ed elettoralista.
Non è una novità perché da sempre l'interpretazione e l'applicazione del marxismo-leninismo-pensiero di Mao divide i veri marxisti-leninisti dai falsi marxisti-leninisti. Alcuni non comprendono che la linea del PMLI è il concentrato dell'interpretazione e dell'applicazione del marxismo-leninismo-pensiero di Mao alla situazione concreta dell'Italia di un'esperienza di oltre 36 anni di duro lavoro politico. Bisogna solo studiarla a fondo e applicarla con intelligenza tattica secondo le priorità e le condizioni concrete del proprio ambiente di lavoro, di studio e di vita. È questo l'unico modo per verificare la sua giustezza e per apportare eventuali correzioni tattiche per migliorarla. In ogni caso bisogna fare attenzione a non cadere nel soggettivismo, nell'individualismo, nell'intellettualismo, nella presunzione di aver scoperto cose che il Partito non ha visto. Con il pericolo di creare dei "regni indipendenti", consapevolmente o di fatto.
Anche il tema di questa commemorazione divide e contrappone il proletariato e la borghesia. Ciascuna di queste due classi fondamentali della nostra società usa il lavoro giornalistico e la propaganda per i propri interessi di classe e contro la classe nemica. È più che normale. Noi lo diciamo apertamente mentre la borghesia ipocriticamente lo nasconde. Quello che fa e dice cerca di farlo passare come una cosa universale che fa bene a tutto il popolo.
Il discorso commemorativo, a nome del Comitato centrale del PMLI, del compagno Mino Pasca, uno dei primi quattro pionieri del PMLI, cofondatore del Partito, stretto compagno d'armi del compagno Giovanni Scuderi, con grandi responsabilità sul fronte della stampa e propaganda del Partito, combattente di prima linea come studente marxista-leninista nella Grande Rivolta del Sessantotto, ci dimostrerà invece come stanno effettivamente le cose nella realtà.
Il Segretario generale del PMLI ritiene che tale discorso "costituisca un prezioso elaborato marxista-leninista sul tema del lavoro giornalistico e di propaganda, che dobbiamo seriamente studiare e applicare individualmente e collettivamente per migliorare il nostro lavoro su questo importante fronte. Esso, inoltre, fornisce a tutti gli sfruttati e gli oppressi e alle ragazze a ai ragazzi che conoscono poco o nulla della teoria rivoluzionaria e della linea del nostro Partito, validi elementi per vedere sotto una nuova luce, quella proletaria rivoluzionaria e marxista-leninista, la stampa e la propaganda delle due principali classi antagoniste della nostra società"
Noi dobbiamo perseverare instancabilmente su questa linea ricordandoci quanto ci ha detto il compagno Scuderi al 5° Congresso nazionale del Partito: "Perseveriamo tranquillamente nella semina, sicuri che arriverà il tempo del raccolto. Prima o poi i rivoluzionari fautori del socialismo che ci conoscono e ci conosceranno non potranno non rivolgere la loro attenzione verso di noi e abbracciare il nostro Partito e la nostra causa.
Per raggiungerli possediamo dei magnifici mezzi di propaganda quali 'Il Bolscevico', il sito del Partito, i dibattiti pubblici, i manifesti, i volantini, i banchini, i comizi e i comizi volanti. Dobbiamo rafforzarli, soprattutto i primi due, coinvolgendo tutte le forze interne ed esterne al Partito utilizzabili. Sappiamo bene che tali mezzi non bastano. Avremmo bisogno di un quotidiano, di una radio, di una TV, almeno di una web-Tv, di blog e quant'altro potremmo ricavare da internet. Ma è inutile sognare. Dobbiamo stare con i piedi ben piantati a terra e concentrarci sulle priorità e su quello che possiamo effettivamente realizzare.
In ogni caso la migliore e più efficace propaganda che possiamo e dobbiamo fare è quella di stare in mezzo alle masse e di interessarci quotidianamente a fondo e sistematicamente dei loro problemi ed esigenze. L'uso delle tecnologie moderne della comunicazione è utile e necessario anche per noi, ma il contatto diretto con le masse è assolutamente insostituibile e prioritario, non può essere surrogabile dalla tastiera e dalla telecamera. Quando è possibile usiamo pure Youtube e Facebook, ma come supporto, in subordine al nostro lavoro ordinario di propaganda. Privilegiamo comunque il megafono alla tastiera".
Il tema che la classe dominante borghese mette al centro della sua propaganda è l'economia di mercato, cioè il capitalismo, quello del proletariato è il socialismo. Anche se questo progressivamente nel tempo non è più nella mente e nell'azione del proletariato a causa della decomunistizzazione, della deideologizzazione e della restaurazione del capitalismo nei paesi già socialisti, operata dai revisionisti e dai riformisti travestiti da comunisti.
Il PMLI da sempre si fa in quattro affinché il socialismo ritorni ad essere la stella polare del proletariato. Recentemente il compagno Scuderi, denunciando su "Il Bolscevico" il rinnegato Deng Xiaoping, restauratore del capitalismo in Cina, ha indicato che "oggi più che mai dobbiamo studiare il socialismo per impadronircene pienamente e per saperlo propagandare tra le masse, specie operaie e giovanili". Un lavoro complesso e di lunga durata poiché, come dimostra la nostra esperienza e come ha rilevato Mao il 13 agosto 1945, "il risveglio politico del popolo non è una cosa facile. Per eliminare le idee errate diffuse fra il popolo, dobbiamo fare seri e consapevoli sforzi!".
Insistiamo allora. Miglioriamo giorno dopo giorno, esperienza dopo esperienza il lavoro giornalistico e di propaganda, tenendo a mente le 5 fiducie e le parole d'ordine: "Studio e azione, azione e studio", "Studiare, concentrarsi sulle priorità, radicarsi; radicarsi, concentrarsi sulle priorità, studiare".
Dai oggi, dai domani, per tutto il tempo che ci vuole per la maturazione rivoluzionaria, alla fine la cultura del socialismo si affermerà nel proletariato, nelle masse popolari rivoluzionarie e nelle nuove generazioni proiettate nel futuro.
Tutto per il PMLI, il proletariato e il socialismo!
Doniamo la nostra vita alla lotta di classe contro il capitalismo, per il socialismo!
Un nuovo mondo ci attende, lottiamo per conquistarlo!
Lottiamo per abbattere il governo Letta-Berlusconi!
Con Mao per sempre contro il capitalismo, per il socialismo!
Avanti con forza e fiducia verso l'Italia unita, rossa e socialista!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
 
11 settembre 2013