Saluto di Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, ai partecipanti alla commemorazione di Lenin a Cavriago Tenere vivo il ricordo di Lenin, studiare il suo pensiero e le sue opere e mettere in pratica i suoi insegnamenti è un dovere proletario rivoluzionario imprescindibile per ogni autentico marxista-leninista Pubblichiamo integralmente il saluto del compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, inviato alle compagne e ai compagni partecipanti alla commemorazione di Lenin svoltasi a Cavriago domenica 23 gennaio. Care compagne, cari compagni, tutto il Partito, compreso me, è idealmente con voi, valorosi ed esemplari marxisti-leninisti dell'Emilia-Romagna, per ricordare l'87° Anniversario della scomparsa di Lenin, davanti la sua statua a Cavriago. Da anni voi avete aperto una strada che in futuro, speriamo non molto lontano, dovrà essere percorsa da tutto il PMLI. Perché Lenin, grande Maestro del proletariato internazionale, guida illuminata e indiscussa della Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre e fondatore della gloriosa URSS, è fonte di ispirazione e di insegnamenti per tutti i marxisti-leninisti italiani. Per l'istituzione di questa importante iniziativa annuale, ormai storica, e per l'approfondimento della vita e dell'opera di Lenin, il Partito deve molto al compagno Denis Branzanti. Teniamoci caro questo compagno dirigente nazionale e regionale e aiutiamolo a sviluppare e a radicare il PMLI in Emilia-Romagna, la cui popolazione, per potersi esprimere pienamente nella lotta di classe, ha bisogno di essere liberata dal controllo e dall'influenza dei partiti della "sinistra" borghese. Tenere vivo il ricordo di Lenin, studiare il suo pensiero e le sue opere e mettere in pratica i suoi insegnamenti è un dovere proletario rivoluzionario imprescindibile per ogni autentico marxista-leninista. Perché i fatti comprovano che con Lenin si vince, senza Lenin si perde. Lenin, già attivo nel movimento studentesco rivoluzionario, tanto da essere espulso dall'università e confinato nel villaggio di Kokusckino sotto la sorveglianza segreta della polizia, a 18 anni scopre il marxismo e, sulla base dei suoi insegnamenti, mosse i primi passi verso il luminoso Ottobre. La stessa età, o quasi, di tanti militanti e simpatizzanti attivi del PMLI, dalla prima generazione a oggi, che hanno deciso di fare in Italia quello che Lenin ha fatto in Russia e in URSS. Lavoriamo perché un numero sempre più grande di ragazze e ragazzi del nostro Paese facciano altrettanto imparando dall'esperienza dei marxisti-leninisti anziani e di media età. Così come ha auspicato, in una importante lettera a "Il Bolscevico", il compagno quindicenne Gabriele della provincia di Reggio Emilia. Marciando fianco a fianco, sorreggendoci vicendevolmente, imparando gli uni dagli altri, indipendentemente dall'età, dal sesso, dall'origine sociale, dai ruoli che svolgiamo, tenendo ben alte le bandiere di Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao, del PMLI, del 5° Congresso nazionale del PMLI, migliorando il lavoro giorno dopo giorno, esperienza dopo esperienza, commemorazione dei Maestri dopo commemorazione, noi arriveremo senz'altro ad abbattere il capitalismo e il potere della borghesia, a portare al potere il proletariato e a conquistare il socialismo. Intanto intensifichiamo gli sforzi per creare le condizioni per un nuovo 25 Aprile per liberarsi del nuovo Mussolini, Berlusconi. Prendiamo esempio dal coraggio e dalla determinazione delle operaie e degli operai di Mirafiori che votando NO non si sono piegati al diktat di Marchionne che ha restaurato le relazioni industriali mussoliniane. Lavoriamo perché le manifestazioni dei metalmeccanici promosse dalla Fiom per il 28 nelle varie regioni d'Italia e per il 27 a Bologna abbiano pieno successo. Continuiamo a premere sulla Cgil e sui "sindacati di base" perché congiuntamente indicano uno sciopero generale di 8 ore con manifestazione nazionale sotto Palazzo Chigi per fermare la macelleria sociale del governo e dei padroni. Per colpa dei rinnegati del comunismo e dei revisionisti e dei trotzkisti falsi comunisti, da lungo tempo il socialismo è finito nel dimenticatoio, ma con lo sviluppo e il radicamento del PMLI, soprattutto nella classe operaia e nelle masse giovanili e studentesche, il socialismo prima o poi tornerà di moda, di gran moda. Sarà merito anche vostro, compagne e compagni presenti oggi a Cavriago. Grazie! Con Lenin per sempre! Avanti con forza e fiducia verso l'Italia unita, rossa e socialista! Coi Maestri e il PMLI vinceremo! 26 gennaio 2011 |