Di recente aveva proposto l'apartheid anti-immigrati sulla metropolitana milanese Il fascio-leghista Salvini insulta il popolo napoletano Il pluri-deputato razzista lascia Montecitorio e si rintana al parlamento europeo. Bossi e Berlusconi lo difendono Redazione di Napoli "Senti che puzzano scappano anche i cani, sono arrivati i napoletani: son colerosi, terremotati e con il sapone non si sono mai lavati". È questa l'inquietante e razzista canzoncina che il parlamentare europeo della Lega e capo dei "giovani padani", Matteo Salvini, ha intonato alla festa del suo partito a Pontida qualche giorno fa. Cori antimeridionali raccolti anche da diversi militanti leghisti e rilanciati in un clima di vomitevole gioia, ebbri di alcol e ripreso sul portale telematico 'Youtube', per poi finire su tutta la stampa italiana. Salvini non ha chiesto scusa, affermando che alla prima seduta come parlamentare europeo avrebbe pareggiato i conti di questo episodio indossando la maglietta del Napoli calcio e salvaguardando il marchio DOP della mozzarella di bufala, un modo per ridicolizzare l'accaduto. I cori antimeridionali e, in particolare, contro i napoletani sono solo l'ultimo di disdicevoli e aberranti episodi che stanno caratterizzando in questo inizio d'anno le iniziative delle camicie verdi di Bossi e Maroni. Prima il famigerato "pacchetto sicurezza" fascista, razzista e xenofobo, che riesuma le "ronde" mussoliniane, richieste a "furor di popolo" anche da Salvini; poi alla presentazione dei candidati della Lega Nord alle elezioni provinciali di Milano del 6 e 7 giugno, Salvini che propone di usare vagoni riservati solo per donne e milanesi: "Prima c'erano i posti riservati agli invalidi, agli anziani e alle donne incinte. Adesso si può pensare a posti o vagoni riservati ai milanesi". Un disegno in perfetto stile segregazionista, ossia apartheid contro gli immigrati e i meridionali che ha prodotto lo squallido repertorio delle canzoni fascio-leghiste, xenofobe e provocatorie della festa di Pontida. Bossi e Berlusconi difendono l'ex "comunista padano" Ma chi è Matteo Salvini? L'attuale capogruppo della Lega Nord al comune di Milano dopo essersi diplomato al liceo classico Manzoni, frequenta la facoltà di Storia dell'Università Statale di Milano, senza mai conseguire la laurea. Giornalista professionista, è stato direttore di "Radio Padania Libera" dal 1999 al 2004, e del quotidiano "La Padania" dal 1997. Iscritto alla Lega Nord dal 1990, è stato responsabile del gruppo giovani di Milano dal 1994 al 1997. Dal 1998 al 2004 ha ricoperto l'incarico di segretario provinciale della Lega Nord Milano, mentre dal 1993 a tutt'oggi ha ricoperto l'incarico di consigliere comunale a Milano. Nel 1997 era capolista nelle elezioni per il parlamento della "padania" della corrente "Comunisti Padani" (sic!); successivamente dal 2004 al 2006 è stato parlamentare europeo. Attualmente segretario provinciale della Lega Nord di Milano, eletto nel congresso del novembre 2006, e presidente della commissione sicurezza a Palazzo Marino, oltre a ricoprire, fresco di nomina, la carica di parlamentare europeo, dopo essersi dimesso da deputato per "incompatibilità" con le funzioni politiche europee. La nera carriera di Salvini ha trovato in Bossi prima e in Berlusconi ultimamente due padrini che hanno sempre coperto le sue malefatte razziste: il neoduce ha ridotto le gravi offese ai napoletani ad una ragazzata: "Lo stesso Matteo Salvini ha detto che si trattava di una battuta, di una provocazione che non ha alcun fondamento". Dal canto suo Umberto Bossi lo ha difeso apertamente affermando che "sono tutte stronzate, dovrebbe dimettersi solo perché canta male", rincalzato dal fascista La Russa che dice: "non crocifiggiamolo, ma dica che era una goliardata e si scusi". Le reazioni a Napoli A Napoli la questione ha suscitato viva indignazione, alcuni intellettuali progressisti hanno promosso presso il Caffè Gambrinus un Comitato che ha stigmatizzato il vergognoso gesto di Salvini e proposto la possibilità di adire le vie legali tramite una querela per diffamazione. Quello che tutti i sinceri democratici ed antifascisti devono comprendere è che il nuovo Mussolini, d'accordo con i suoi alleati e gerarchi Bossi e Fini, hanno creato un clima nazionalista, patriottardo, militarista, razzista, xenofobo e maschilista da cui scaturiscono le leggi razziali, le ronde leghiste e razziste, la caccia ai migranti, agli omosessuali e ai barboni, nonché l'attacco ai diritti delle donne, l'abbandono del Mezzogiorno nelle mani delle mafie, ecc. Un progetto piduista della terza repubblica che va fermato subito con la lotta di classe e di piazza. Nell'immediato occorre anche mettere al bando tutte le organizzazione che istigano l'odio razziale, come la Lega, o che fanno apologia di fascismo e nazismo. 15 luglio 2009 |