Il destro Sarkozy arruola gli uomini della 'sinistra' borghese Il 30 agosto scorso il primo ministro francese Nicolas Sarkozy di fronte a qualche migliaio di imprenditori riuniti a Jouy-en-Josas nell'Università d'estate del Medef, la Confindustria francese, ha presentato il suo nuovo programma di riforme economiche fra le quali l'eliminazione delle 35 ore, la riduzione drastica dei pubblici dipendenti, i tagli ai contributi padronali e la possibilità della cosiddetta "separazione consensuale" tra dipendente e datore di lavoro, cioè la liberalizzazione dei licenziamenti. Un programma di destra che comprende anche la già attuata defiscalizzazione degli straordinari, come ha fatto Prodi. Lo stesso giorno si insediava la commissione che ha il compito di studiare l'eliminazione dei "freni alla crescita" presieduta dall'ex consigliere di François Mitterrand, il socialista Jacques Attali, composta da una quarantina di personalità fra le quali spiccano gli italiani Franco Bassanini e Mario Monti. L'ex ministro Bassanini, trombato dai DS alle ultime elezioni politiche, è stato chiamato in quanto autore della controriforma federalista dell'amministrazione pubblica italiana, che lui si duole di non aver potuto portare fino in fondo; l'economista liberale Monti si è distinto per le battaglie contro la politica di aiuti di stato e di difesa dellŽeconomia nazionale condotti dallo scranno della Commissione europea dove era stato nominato dal governo D'Alema e confermato dal primo governo Berlusconi. La chiamata a esponenti della "sinistra" borghese da parte del presidente Sarkozy a partecipare a commissioni di lavoro seguiva la nomina di ex socialisti nel nuovo governo di centrodestra francese e che ha nel ministro degli Esteri Bernard Kouchner l'esponente più conosciuto. Fra i membri della "sinistra" arruolati da Sarkozy vi sono Eric Besson, sottosegretario alla prospettiva economica, che ha saltato il fosso dopo aver scritto il programma economico della socialista Segolene Royal per le elezioni presidenziali, l'ex ministro della cultura Jack Lang divenuto vicepresidente della commissione delle riforme istituzionali, l'ex ministro degli Esteri Hubert Vedrine assoldato nella commissione che analizza il ruolo della Francia in Europa e nel mondo. Esponenti della "sinistra" borghese per portare avanti un programma di destra a conferma del fatto che non esistono più differenze, se non marginali, fra i componenti dei due schieramenti al punto che i rispettivi esponenti ed esperti risultano intercambiabili. 12 settembre 2007 |