Gli auguri di Prodi "all'alleato e amico Nicolas" Sarkozy, leader della destra, nuovo presidente della Francia La socialista Royal, leader della "sinistra borghese", battuta pur essendosi spostata a destra. Ora il partito socialista pensa a "rifondarsi" e a "rinnovarsi" La polizia carica i contestatori a Parigi e in altre città L'ex ministro degli Interni Nicolas Sarkozy ha vinto il ballottaggio del 6 maggio e sarà il successore di Jacques Chirac sulla poltrona presidenziale. Il leader del partito di destra Ump (Unione per un movimento popolare) ha sconfitto, col 53% dei voti validi contro il 47%, la candidata socialista Segolene Royal. Da registrare un'alta affluenza al voto, che ha sfiorato l'85% del corpo elettorale; le nulle e bianche sono state il 3,63%. I due candidati erano stati i più votati al primo turno del 22 aprile che aveva lasciato al palo il candidato centrista Francois Bayrou e il destro Jean-Marie Le Pen. Fra le numerose congratulazioni giunte al nuovo presidente Sarkozy sono arrivate quelle dei colleghi della destra italiana della Casa del fascio e anche quelle di Romano Prodi, particolarmente e significativamente calorose. "Caro Nicolas - ha scritto il presidente del consiglio italiano al nuovo inquilino dell'Eliseo - desidero farti giungere le mie più sincere, amichevoli ed affettuose felicitazioni per la tua bella vittoria elettorale e per la nomina alla presidenza della Repubblica francese. (...) Il mio paese, il mio governo e io personalmente continueremo a guardare alla Francia come a un alleato centrale e a te personalmente come ad un amico". La candidata della "sinistra borghese" Segolene Royal non è riuscita a battere Sarkozy pur essendosi spostata a destra. Da registrare che in campagna elettorale ha tra l'altro fatto spesso riferimento ai "valori tradizionali" e alla famiglia intesa come nucleo eterosessuale, parlato di necessita di "ordine" pur temperato dall'aggettivo "giusto", strizzato l'occhio ai nazionalisti con i suoi richiami al tricolore. Per non citare il consenso all'illegale muro costruito dai sionsti israeliani in Cisgiordania, nei territori palestinesi occupati. Archiviata la sconfitta alle presidenziali la Royal ha sostenuto che continuerà la sua battaglia politica per il "rinnovamento della sinistra e la ricerca di nuove convergenze al di là della sinistra" a partire dalla campagna elettorale delle prossime legislative di metà giugno. Per la Royal occorre "lavorare, rinnovare, rifondare" il partito socialista. Per il collega di partito Dominique Strauss-Kahn il "rinnovamento" è indispensabile e deve essere verso una "sinistra moderna in un mondo che è cambiato", verso un partito socialdemocratico. Altri hanno proposto di fare qualcosa di simile all'Ulivo in Italia. Il dibattito è ancora agli inizi ma la sensazione è che, come in Italia, il nocciolo della questione per la "sinistra borghese" è come continuare a ingannare le masse popolarie tenerle soggiogate al potere della borghesia. Non a caso la candidata socialista ha voluto elogiare "l'impegno civico" di parte dei giovani dei quartieri periferici che si sono recati a votare. Mentre dal partito socialista partivano il 9 maggio appelli affinché cessassero immediatamente le manifestazioni di piazza contro l'elezione di Sarkozy che erano in corso a Parigi e in altre città. Già nella serata del 6 maggio a piazza della Bastiglia, nel centro di Parigi, la polizia caricava i dimostranti che rispondevano coi sassi ai lacrimogeni. Migliaia di manifestanti scendevano in piazza in diverse altre città della Francia da Tolosa a Lione e Rennes, da Nantes a Marsiglia, da Bordeaux a Lilla e Strasburgo. Manifestazioni e scontri continuavano nei giorni seguenti anche nelle periferie di Parigi mentre il 9 maggio l'assemblea generale degli studenti dell'Università Parigi 1, Pantheon-Sorbonne, decideva di non attendere l'insediamento del governo per dare il via alla mobilitazione contro le riforme universitarie già annunciate da Sarkozy. 16 maggio 2007 |