Le tappe legislative della controriforma dell'istruzione pubblica

Con il termine controriforma Gelmini intendiamo tutti i provvedimenti, legislativi e non, voluti dal governo Berlusconi IV e dal ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Mariastella Gelmini, per cambiare i connotati al sistema scolastico ed universitario italiano, e raggiungere l'obiettivo strategico definito dal piano della loggia massonica P2 di Gelli: sfollare le scuole e le università, ripristinare il doppio binario tra ricchi e poveri, ed abolire il valore legale dei titoli di studio universitari per compiacere e dare completa mano libera al padronato nella scelta della forza-lavoro.
Essi sono in ordine cronologico:
1) legge 133 del 6 agosto 2008 - finanziaria triennale dal titolo: Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria. Riguarda sia l'università che la scuola e prevede: 1) taglio del Fondo del finanziamento ordinario (FFo) per l'università pari ad 1 miliardo e 400 milioni di euro, e tagli complessivi per circa 4 miliardi di euro nei successivi 5 anni; 2) taglio del 46% sulle spese di funzionamento degli atenei; 3) possibilità per le università di trasformarsi in fondazioni di diritto privato; 4) blocco del turn-over al 20% (dal 2009 al 2013 per ogni 10 dipendenti che andranno in pensione se ne potrà assumere uno solo); 5) licenziamento dei precari e triennalizzazione dei rinnovi contrattuali per la docenza; 6) un Piano programmatico di tagli che prevede una drastica riduzione generalizzata dell'orario scolastico obbligatorio a partire dalla scuola dell'infanzia, elementare, medie e superiori. Un forte ridimensionamento degli indirizzi negli istituti tecnici e professionali, con orario massimo a 32 ore settimanali comprensive dei laboratori. L'eliminazione della codocenza e una riduzione di almeno il 30% delle ore di copresenza svolte dagli insegnanti tecnico pratici. L'incremento del numero di alunni per classe e le cattedre a 18 ore eliminando la cosiddetta "clausola di salvaguardia" della titolarità del docente; 7) l'azzeramento di fatto del contratto collettivo nazionale di lavoro degli insegnanti e personale Ata non di ruolo sostituendolo con contratti di lavoro differenziati e a chiamata diretta con nomina biennale da parte del preside manager.
2) Decreto-legge 1º settembre 2008, n. 137, convertito nella legge 169 del 30 ottobre 2008, dal titolo: Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università.
Riguarda principalmente le scuole primarie e secondarie di primo grado (ex elementari e medie) e quelle di secondo grado (ex superiori). Per le prime è in vigore dal 1° settembre 2009, per le seconde dal 1° settembre 2010. a) prevede: tagli devastanti alle risorse per la scuola (quasi otto miliardi di euro) e al personale (225 mila posti in meno nei successivi tre anni fra insegnanti, in gran parte precari, e personale Ata). b) Cancella ogni residuo spazio democratico conquistato in decenni di lotte dal Movimento studentesco attraverso il ripristino dell'odioso voto di condotta determinante ai fini della bocciatura (con il "5" in pagella scatta la bocciatura indipendentemente dal profitto riportato in tutte le altre materie) e l'inasprimento delle sanzioni disciplinari. c) Reintroduce il maestro unico nelle prime classi delle elementari al posto dei tre docenti per due classi con la previsione di un taglio di 80-110 mila cattedre e la cancellazione di fatto del tempo lungo e prolungato. d) Ripristina l'esame di riparazione a settembre aboliti nel 1995, l'odioso "portfolio dello studente" di morattiana memoria, l'"educazione civica", la pagella con i voti espressi in decimi e la divisa per gli alunni. e) Impone sospensioni più lunghe. f) Fa tabula rasa della legge 517 del 1977 che spazzò via le odiose classe differenziali. g) Su imposizione dei fascio-leghisti del Carroccio e in nome della "purezza della razza padana per gli insegnanti del Nord" impone per l'immissione in ruolo dei docenti, le graduatorie per le scuole elementari siano compilate su base provinciale e non a livello nazionale. h) Blocca i bandi per le scuole di specializzazione Ssis
3) Decreto legge n.154/2008 dal titolo: Disposizioni urgenti per il contenimento della spesa sanitaria e in materia di regolazioni contabili con le autonomie locali. Fra le pieghe di questo provvedimento il consiglio dei ministri ha inserito una norma riportata all'articolo 3 comma 6-bis che obbliga le Regioni e gli Enti locali a sopprimere più di 4 mila istituti in tutto il territorio nazionale che attualmente sono sotto il parametro dei 500 alunni.
4) Decreto-legge 10 novembre 2008 n. 180, convertita in legge il 9 gennaio 2009 (n. 1), dal titolo: Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca. Prevede: a) la conferma dei tagli e del blocco delle assunzioni; b) la liquidazione della figura del ricercatore universitario stabile attraverso la deregolamentazione selvaggia dei contratti di lavoro; c) il rinvio dei pochi concorsi già banditi; d) "135 milioni di euro per borse di studio a favore di 180 mila ragazzi più meritevoli".
5) Con l'inaugurazione dell'anno scolastico 2009 la ministra Gelmini fa pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo Regolamento. Si tratta di un golpe costituzionale che permette ai docenti di religione cattolica di avere il pieno status di "giudicanti" in seno al consiglio dei professori. L'ora di religione cattolica diventa così di fatto obbligatoria, in ossequio ai diktat della Cei, la lobby dei vescovi che ambisce a controllare e guidare ogni aspetto della vita politica, amministrativa, giuridica e culturale italiane, senza farsi scrupolo di calpestare la Costituzione e le stesse leggi italiane.
6) La scuola del regime neofascista, oltre che classista, deve essere xenofoba e razzista. Nel gennaio 2010 una nota del ministero inviata a tutte le scuole dal titolo: Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non italiana, annuncia che "dal prossimo anno scolastico scatterà il tetto del 30% per gli alunni stranieri nelle classi".
7) Disegno di legge 1905/2009 (Norme in materia di organizzazione delle Università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario) approvato dal senato il 29 luglio 2010 è attualmente in discussione alla Camera. Riprende un progetto dell'ex-ministro del governo Prodi Mussi: a) impone i nuovi criteri capestro di distribuzione dei finanziamenti statali con l'obiettivo di sfoltire drasticamente e privatizzare l'università pubblica del nostro Paese, privilegiando nell'accesso ai fondi statali gli atenei più ricchi, privati, privatizzati o in via di privatizzazione, considerati di serie A, e definiti "d'èlite" o "di eccellenza", abbandonare al proprio destino quelli più poveri e meno inclini ad aprire le porte ai privati e a trasformarsi in Fondazioni di diritto privato, considerati di "scarsa qualità", ossia di serie B; b) declassa, affossa e abbandona definitivamente l'intero sistema formativo del Mezzogiorno come prescrivono i fascio-leghisti del carroccio. Prevede quindi: a) la controriforma della governance che assegna il governo degli atenei ai Cda al servizio dei privati; b) nuove norme per gli accorpamenti, le fusioni, la chiusura di sedi e corsi, il commissariamento degli atenei in deficit; c) l'abolizione della figura del ricercatore universitario a tempo indeterminato e le nuove norme di stampo privatistico per il reclutamento; d) il via libera alle assunzioni per chiamata diretta e ai contratti differenziati, mettendo a segno in un sol colpo due obiettivi strategici: l'abolizione del valore legale del titolo di studio e la restaurazione delle gabbie salariali; e) una abilitazione nazionale a scadenza e dai criteri arbitrari e variabili per i docenti di 1° e 2° fascia.
8) Il disegno di legge n° 953 (anche detta legge Aprea) dal titolo: "Norme per l'autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti", presentato alla Camera dei deputati il 12 maggio 2008. Insieme al precedente rappresenta uno dei più gravi e pericolosi provvedimenti di questa mostruosa legislatura: a) trasforma le scuole in Fondazioni, dando il potere di gestione ai privati ed alle famiglie; b) cancella i finanziamenti statali in nome dell'autonomia scolastica e del federalismo fiscale creando scuole di serie A e scuole di serie B; c) abolisce le Rsu e riduce al minimo la contrattazione sindacale; d) sostituisce i consigli di circolo e di istituto con i Cda; e) esclude studenti e personale Ata dagli organi di governo; f) introduce le assunzioni per chiamata diretta; g) gerarchizza e precarizza al massimo il corpo docenti abolendo la libertà di insegnamento e subordinando la didattica al volere dei Consigli di amministrazione.
9) Con i regolamenti per la scuola secondaria di secondo grado, approvati il 4 febbraio 2010 dal Consiglio dei ministri in camicia nera presieduto dal neoduce Berlusconi avviene il completamento e il via libera definitivo alla controriforma scolastica della gerarca di viale Trastevere che è entrata in vigore con l'avvio del prossimo anno scolastico 2010-2011. Il PMLI l'ha definita: "un ritorno a quella di Gentile, aggiornata alle nuove esigenze del capitalismo" Questi regolamenti prevedono infatti: a) L'abolizione del primo biennio unitario; b) la restaurazione del doppio binario, con i licei ai figli dei borghesi e dei ricchi, l'istruzione di serie A e con gli istituti tecnici e professionali ai figli dei lavoratori e dei poveri, quella di serie B; c) il drastico ridimensionamento e pesanti tagli alle risorse e all'orario di insegnamento per gli istituti tecnici e professionali che passa dalle attuali 36 ore di 50 minuti alle 32 ore da 60 minuti nei tecnici e dalle 36 alle 32 ore nei professionali con conseguente riduzione di circa 17 mila cattedre; d) il potenziamento degli stage e i tirocini nelle aziende per i figli delle masse popolari, affidati a degli "esperti esterni" e che sostituiranno di fatto le lezioni in laboratorio; e) la ulteriore scandalosa riduzione dell'obbligo di istruzione di un anno.

29 settembre 2010