Lo ha deciso il CC della Fiom all'unanimità Sciopero generale dei metalmeccanici di 4 ore il 16 dicembre Contro la disdetta della Fiat degli accordi sindacali e l'estensione del modello Pomigliano agli altri stabilimenti del gruppo. Contro l'articolo 8, per la riconquista del Ccnl, la difesa del lavoro e la democrazia Contro l'ultimo atto fascista del nuovo Valletta, Sergio Marchionne, di revocare tutti gli accordi e i contratti sindacali sia nazionali sia aziendali al fine di estendere a tutto il Gruppo Fiat il modello Pomigliano iperliberista e neofascista sarà sciopero generale dei metalmeccanici di 4 ore con manifestazioni territoriali fissato per il 16 dicembre prossimo, Lo ha deciso il Comitato centrale della FIOM all'unanimità, cioè con il consenso anche dei riformisti di destra capeggiati da Durante, nella sua riunione del 28 novembre. Nel documento finale il motivo dell'iniziativa di lotta risulta subito esplicito. "Il Comitato centrale della Fiom-Cgil - è detto - giudica grave e inaccettabile la decisione della Fiat di disdire tutti gli accordi aziendali, di uscire dall'applicazione del Ccnl e di estendere a tutti i dipendenti del Gruppo i contenuti dell'intesa separata del 29 dicembre 2010, già applicata alla Newco di Pomigliano". Con questa scelta e anche applicando l'articolo 8 della manovra economica del governo Berlusconi, la Fiat "punta a cancellare l'esistenza del Ccnl e quarant'anni di contrattazione collettiva - continua - peggiora sensibilmente le condizioni di lavoro e di salute, interviene su diritti indisponibili quali la retribuzione dei periodi di malattia e il diritto di sciopero, elimina il diritto dei lavoratori a eleggere i propri delegati e ne limita le libertà sindacali cercando di impedire l'agibilità sindacale alla Fiom-Cgil e ai suoi iscritti e delegati". Sulla base di queste considerazioni la FIOM conferma la sua contrarietà e indisponibilità a sottoscrivere l'estensione dell'accordo di Pomigliano a tutto il Gruppo Fiat. E chiede alle controparti e a FIM e UILM di aprire un tavolo sulle regole della rappresentanza e democrazia sindacale. La FIOM denuncia inoltre l'assenza di un reale piano industriale e di investimento e quindi il rischio di un disimpegno verso l'Italia da parte del Lingotto. Per dare concretezza alla mobilitazione la FIOM ha deciso: proclamazione dello sciopero generale della categoria di almeno 4 ore per il giorno 16 dicembre con manifestazioni territoriali; sostegno alle iniziative per la cancellazione dell'articolo 8 compresa la possibile raccolta di firme per effettuare il referendum abrogativo; campagna di sottoscrizione straordinaria "Io voglio la Fiom in Fiat" per sostenere le lotte e le iniziative per i diritti e le libertà sindacali della lavoratrici e dei lavoratori in Fiat. La segreteria nazionale ha avuto il mandato di mettere all'ordine del giorno, in una riunione della metà di gennaio, l'organizzazione di "una gran manifestazione nazionale per il lavoro, la democrazia e il contratto nazionale". 30 novembre 2011 |