Manifestazioni in molte piazze, da Londra a Edimburgo Grande successo dello sciopero degli statali nel Regno Unito Dal corrispondente della Cellula "Stalin" di Londra Giovedì 30 giugno 2011 è stata una giornata storica in tutto il Regno Unito perché per la prima volta dopo un memorabile numero di anni si è svolto un maxi sciopero del settore pubblico come non si era mai visto. Migliaia di lavoratori pubblici hanno incrociato le braccia per protestare contro i tagli e la "riforma" delle pensioni. I più colpiti dalla mannaia del governo del reazionario Cameron sono gli insegnanti che non a caso hanno aderito in massa e in tutto il Regno Unito. Circa l'80% delle scuole sono rimaste chiuse. Semideserti e paralizzati anche gli uffici statali, i porti e gli aeroporti. I lavoratori erano in tutte le piazze del Regno Unito, da Londra a Edimburgo, con grandi e pacifici cortei, nonostante il massiccio dispiegamento delle "forze dell'ordine", anche con l'uso di elicotteri. La piattaforma rivendicativa respinge il taglio di 300.000 posti di lavoro, il blocco degli stipendi, l'innalzamento dell'età pensionabile da 60 a 66 anni entro il 2020 e il taglio delle pensioni che non saranno più basate sull'ultimo stipendio percepito ma su una media matematica di tutta la vita lavorativa. I sindacati erano ancora al tavolo delle trattative ma i lavoratori hanno voluto scioperare lo stesso, con grande disappunto del premier Cameron che si è permesso di biasimare chi stava scioperando, ma anche del leader dei laburisti Ed Milliband che ha criticato la scelta di scendere in piazza "quando il tavolo della trattativa è ancora aperto". Un membro del governo è arrivato a dire che la riforma delle pensioni era giusta, dopotutto la vita si è allungata e loro riceveranno una buona pensione comunque. Sono tutte bugie e i lavoratori lo sanno, e i sindacati hanno già fatto sapere i sindacati che la protesta andrà avanti perché i dipendenti pubblici "non hanno altra scelta a parte la protesta di piazza" perché il governo "non ha intenzione di scendere a compromessi sui temi centrali della protesta, la salvaguardia delle pensioni". Un'altra ingiustizia del governo Cameron è che la scure ha colpito anche i corsi di inglese per stranieri. Infatti dallo scorso autunno sono stati soppressi i corsi di inglese per principianti (chi non sa una parola di inglese dovrà iscriversi ai college privati per poter studiare), questo perché secondo le nuove leggi sull'immigrazione uno straniero che entra nel Regno Unito deve avere una conoscenza base della lingua inglese. Tutte le azioni che il governo sta intraprendendo sono mirate a sanare l'economia capitalista che va a pezzi e un deficit pubblico da capogiro. Ai conservatori e ai liberali al governo non interessa che i lavoratori pubblici abbiano il cappio al collo pur di continuare la politica antipopolare che fa comodo agli squali capitalisti di questo Paese. 6 luglio 2011 |