Imparare da Mao, propagandare il socialismo di Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI Caro compagno Direttore de "Il Bolscevico", ho letto con grande interesse l'editoriale del numero speciale de "Il Bolscevico" che presenta le opere di Mao, quasi tutte non ufficiali, riguardanti la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria in Cina. Non è firmato ma so che è stato scritto dal compagno Federico Picerni, Responsabile del lavoro giovanile del CC del PMLI. Lo condivido in pieno e consiglio a tutte le compagne e a tutti i compagni, militanti e simpatizzanti del PMLI, di studiarlo attentamente. Esso introduce molto bene la lettura delle suddette opere che costituiscono un immenso patrimonio ideologico e politico che arricchisce la nostra cultura proletaria rivoluzionaria e che ci offre tante idee da mettere in pratica nella lotta di classe, nel rapporto con le masse e nella costruzione del PMLI. Queste opere di Mao danno una chiara e concreta informazione sul socialismo a coloro che vogliono conoscerlo o che ne hanno perso la memoria. Leggendo gli interventi di Mao è facile che qualche anticapitalista non marxista-leninista scopra un mondo mai immaginato per cui vale la pena di lottare. Anche Mao per costoro potrebbe rappresentare una sorpresa e finire per affascinarli per le sue qualità ideologiche, politiche, strategiche, educative, per le sue capacità dialettiche, per il suo profondo legame con le masse e per la sua semplicità e modestia. A prima vista, dedicare un intero numero de "Il Bolscevico" alle opere di Mao sulla Grande Rivoluzione Culturale Proletaria potrebbe sembrare una evasione dalla lotta contro il governo Letta-Berlusconi e dai problemi drammatici che affliggono le masse. In realtà non è così perché è proprio in questi momenti che è necessario studiare il socialismo, l'unica alternativa di classe al capitalismo, alle sue istituzioni e ai suoi governi. Studio e azione, azione e studio. Questa è la dialettica della lotta di classe condotta col metodo marxista-leninista. Ed è questa dialettica che deve guidare il nostro lavoro politico, anche quando siamo in piena battaglia. Oggi più che mai dobbiamo studiare il socialismo per impadronircene pienamente e per saperlo propagandare tre le masse, specie operaie e giovanili. Il compagno Picerni, traducendo dal cinese queste opere di Mao, curandone la presentazione e la pubblicazione su "Il Bolscevico", ha reso un servizio inestimabile a tutto il Partito, alla classe operaia e alle ragazze e ai ragazzi che si battono contro il capitalismo e per il cambiamento. E l'ha fatto con una esemplare modestia, dedicandoci ore e ore di lavoro strappandolo al riposo, allo svago e al sonno, per non nuocere ai suoi impegni politici ordinari e di studente universitario. Dimostrando che si possono fare tante cose quando si dona veramente la propria vita alla causa del PMLI, del proletariato e del socialismo, volontariamente e senza alcun compenso economico. All'opposto di quanti lavorano per il capitalismo e la classe dominante borghese, il loro governo e le loro istituzioni, e si pavoneggiano e si fanno pagare anche l'aria che respirano. Egli è un esempio di giovane intellettuale marxista-leninista per nulla inquinato dall'individualismo e dal protagonismo personale, centralizzato, disciplinato, coscienzioso, modesto, responsabile, assolutamente disponibile alle necessità del Partito e consapevole della validità del gioco di squadra, per cui non è importante tanto chi marca il gol quanto la vittoria della squadra. Insomma un vero allievo di Mao e del PMLI, come dobbiamo esserlo tutti noi. Viva le Penne Rosse! Viva "Il Bolscevico" e la sua Direzione! Viva la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria! Con Mao per sempre contro il capitalismo per il socialismo! Opponiamoci al governo Letta-Berlusconi! Lottiamo per cambiare l'Italia col socialismo e col potere del proletariato! Coi Maestri e il PMLI vinceremo! Con gratitudine dal tuo stretto compagno di lotta. Giovanni Scuderi, primo lettore de "Il Bolscevico" 15 maggio 2013 |