Nel solo 2011 La società di Cesa ha munto 1 milione 324mila euro alla regione Lazio Il vero e proprio ladrocinio legalizzato che ha travolto la regione Lazio vede coinvolto anche il segretario dell'UDC Lorenzo Cesa: le società a lui riconducibili attingevano non poche risorse dai fondi della Regione Lazio, la stessa dispensatrice di denaro pubblico nei confronti di Fiorito che, come Cesa, proviene dalla provincia di Frosinone. È almeno dal 2001 infatti che le sue società incassano ininterrottamente soldi pubblici. Per esempio "Borghi srl" che vede soci sia il segretario UDC sia suo figlio Matteo, si è appropriata di 1.324.000 euro per servizi che sono stati affidati dalla Regione Lazio in regime giuridico di trattativa privata con due delibere della giunta Polverini nel solo 2011. È sempre la "Borghi srl" che nel 2006 ricevette incarico dal Vaticano, in cambio della sua ristrutturazione, la concessione esclusiva del prestigioso (ed assai redditizio) Auditorium in via della Conciliazione, a Roma, fino al 2017. A finanziare la ristrutturazione con la spesa di 1.280.000 euro però non fu una società di Cesa bensì fu la Arcus, società interamente controllata dal ministero del Tesoro del governo Berlusconi di cui faceva parte anche l'UDC di Cesa che quindi ottenne un vantaggioso contratto (privato) per la sua società impiegando una società controllata dallo Stato, ossia impiegando soldi pubblici. Anche un'altra società controllata da Cesa, la Global Media srl che si occupa di comunicazione, ottenne dal 2001 al 2003 le somme di 510.000 euro dal comune di Roma, 300.000 euro dalla provincia di Roma e 560.000 euro dalla Regione Lazio, e sempre attraverso contratti a trattativa privata tanto da suscitare l'attenzione dell'allora sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Luigi De Magistris che passò al setaccio i conti ipotizzando un uso illegale dei fondi pubblici europei ed ipotizzando chiaramente che Global Media fosse il vero e proprio polmone finanziario della stessa UDC di cui lo stesso Cesa era importante dirigente tanto da divenirne nel 2005 segretario. De Magistris potè così accertare che la Global Media fatturava circa 7 milioni di euro l'anno soprattutto attraverso l'organizzazione di serate, spettacoli ed eventi innanzitutto per l'UDC e l'allora CCD ma anche per società come Anas, Enel, Finmeccanica, Lottomatica e Alitalia per un totale di 30 milioni tra il 2001 e il 2006, eppure il procedimento giudiziario si arenò sia per il polverone nato attorno allo stesso De Magistris per le sue inchieste sia grazie al sistematico insabbiamento operato dall'ex procuratore aggiunto di Roma Achille Toro (che dopo aver patteggiato otto mesi di reclusione per il reato di rivelazione di segreto di ufficio è stato espulso dalla magistratura nel 2011) tanto che l'indagine nei confronti di Cesa fu archiviata nel febbraio dell'anno scorso. 10 ottobre 2012 |