Squadrismo padronale come sotto Mussolini Un fatto inedito, gravissimo e pericolosissimo giacché rappresenta un precedente che potrebbe diventare un modello da seguire e generalizzare da parte padronale in analoghe situazioni. Un fatto dunque che non può e non deve passare sotto silenzio, che deve essere denunciato con grande forza e respinto totalmente. Stiamo parlando del raid squadristico padronale attuato con vigilantes privati il 10 novembre scorso nello stabilimento di via Bona a Roma dell'ex Eutelia-Agile ora Omega, occupato dagli operai in Assemblea permanente contro i licenziamenti in atto. Al momento i licenziamenti annunciati sono 1.192, ma i lavoratori dell'intero gruppo, oltretutto senza stipendio da tre mesi, che rischiamo il posto di lavoro sono ben 9 mila. I nuovi proprietari per scopi esclusivamente speculativi puntano infatti allo svuotamento di ogni bene mobile e immobile, alla perdita delle commesse e dei clienti e quindi al fallimento. Che si tratti di squadrismo padronale emerge dagli autori dello stesso e dalla dinamica dell'attacco. Alla sei di mattina un manipolo di 15 agenti privati, vestiti come se fossero poliziotti, armati di grosse sbarre di ferro e lunghe torce, ingaggiati e capitanati dall'ex amministratore delegato di Eutelia, Samuele Landi, hanno sfondato a forza i cancelli di accesso allo stabilimento e aggredito violentemente gli operai sorpresi nel sonno. Pretendendo i documenti e intimando lo sgombero dei locali. Solo la freddezza dimostrata dai lavoratori presenti ha evitato lo scontro fisico. L'aver concepito e realizzato questo blitz delinquenziale tipicamente squadristico e fascista è un fatto che deve preoccupare e molto tutti di democratici e gli antifascisti perché tende ad erodere pesantemente le residue libertà democratico-borghesi ancora vigenti nel nostro Paese. C'è chi lo ha bollato come un fatto sudamericano, di tipo cileno o argentino quando in questi paesi c'era la dittatura fascista. Perché andare così lontano? Abbiamo la nostra esperienza storica: sotto Mussolini agivano le squadracce delle camicie nere, al soldo dei padroni e dei latifondisti utilizzate per attaccare e bastonare le lotte degli operaie e dei contadini. Che questo Landi (d'accordo con la dirigenza ex Eutelia-Agile-Omega?) abbia pensato al blitz squadristico senza temere ritorsioni giuridiche la dice lunga sul clima politico che stiamo vivendo, caratterizzato dal governo del neoduce Berlusconi, dalla terza repubblica capitalista, neofascista, presidenzialista, federalista, interventista razzista e xenofoba; caratterizzato da leggi che hanno introdotto le ronde fascioleghiste in funzione antimmigrati, specie i Rom cacciati dalle città, da frequenti e odiose aggressioni omofobiche contro i gay e da una crescita delle violenze contro le donne; caratterizzato sempre più da manganellature poliziesche nel corso delle lotte operaie, studentesche e giovanili. Guai se un avvenimento così grave e serio fosse rimasto senza una risposta di lotta adeguata. La denuncia della "gravissima aggressione" notturna fatta tempestivamente con una conferenza stampa, dei vertici di Fiom e Cgil definita "squadrismo fuori dal contesto delle regole democratiche" e la decisione di proclamare uno sciopero di tutto il gruppo Omega per il 17 novembre prossimo, uno sciopero unitario, cioè con la partecipazione in questo caso anche di Fim e Uilm, con una manifestazione nazionale a Roma, che abbia come scopo la contestazione di quanto accaduto e l'apertura di una trattativa, anche con la presenza del governo, sull'intera vicenda, vanno in quella direzione. Anche la solidarietà manifestata da altri lavoratori, con ordini del giorno delle Rsu, sono importanti. Ma ciò non basta. È ora di muovere la piazza per liberarsi del nuovo Mussolini. 18 novembre 2009 |