Risulta da un sondaggio Stalin, il terzo personaggio più amato dai russi Lenin al sesto posto Stalin è il terzo personaggio più amato dai russi, Lenin il sesto. Questo l'esito di un sondaggio dal titolo "il nome della Russia" lanciato nel maggio scorso dal canale televisivo Rossia per stabilire chi fosse il personaggio storico più popolare della Russia. La prima fase del concorso si era conclusa nel luglio scorso con la presentazione di cinquecento candidati e con una positiva sorpresa: Stalin era e di gran lunga al primo posto. In classifica anche Lenin. Gli organizzatori accusarono fantomatici hacker di aver manomesso i risultati e rilanciarono il sondaggio con i primi dodici classificati. Il risultato è che Stalin ha mantenuto un buon terzo posto. La fase finale del sondaggio è stata accompagnata da alcuni dibattiti televisivi nei quali ogni candidato aveva uno sponsor che ne esaltava le qualità. Il primo posto è stato così conquistato dal principe Aleksander Nevski, colui che nel 1242 respinse gli invasori teutonici e immortalato nel film realizzato nel 1938 da Serghei Eisenstein. Il suo sponsor è stato il metropolita Kirill, il reggente della Chiesa ortodossa e successore del defunto patriarca Alessio II. Il secondo posto è andato a Pyotr Stolypin, il primo ministro reazionario sotto la zar Nicola II, sponsorizzato dal regista Nikita Mikhalkov. Pezzi da novanta, certamente più popolari dello sponsor di Stalin, il generale Valentin Varennikov, uno dei protagonisti del tentato golpe dell'agosto 1991. Ma Stalin ha resistito e mantenuto la terza posizione. Non sappiamo chi era lo sponsor di Lenin. Fra i primi dodici ci sono il poeta Pushkin, al quarto posto, Lenin sesto, Dostoievskij settimo, il chimico Mendeleev nono. "È vero, Stalin è soltanto terzo, ma la sua presenza in testa alla classifica ha di fatto eclissato gli altri vincitori", ha commentato il quotidiano Nezavissimaia Gazeta. Mentre lo scornato regista Mikhalkov sbottava: "grazie a Dio, Aleksander Nevski s'è aggiudicato il primo posto, ma il fatto che Stalin sia arrivato terzo deve farci seriamente riflettere". 11 febbraio 2009 |