In occasione del 131° anniversario della nascita Celebrato Stalin a Rimini dal PMLI Dal nostro corrispondente dell'Emilia-Romagna Martedì 21 dicembre si è tenuta a Torre Pedrera, presso la sede della Cellula "G. Stalin" di Rimini del PMLI, una riunione di studio in occasione del 131° anniversario della nascita del grande Maestro del proletariato internazionale, Stalin. L'iniziativa, alla quale hanno partecipato militanti e simpatizzanti delle Cellule "Stalin" di Rimini e di Forlì e delle Organizzazioni di Ravenna e di Pineto (Teramo) del PMLI, è stata aperta dal compagno Battista Bruni, alias Tino, Segretario dell'istanza locale, che ha sottolineato l'importanza di ricordare Stalin e imparare dai suoi grandi insegnamenti per dare al PMLI un corpo da Gigante Rosso e per proseguire sulla strada della rivoluzione socialista. Successivamente il compagno Denis Branzanti, Responsabile del PMLI per l'Emilia-Romagna, ha letto la "Conclusione" della "Storia del Partito Comunista (b) dell'Urss", redatta da una Commissione del CC del PC(b) dell'Urss diretta da Stalin e approvata dal CC del Partito nel 1938, e pubblicata sul n° 8/2000 del "Il Bolscevico" col titolo "Gli insegnamenti di Stalin sul Partito e la lotta di classe". Al termine dell'interessante e seguita lettura vi è stata un'altrettanto interessante e partecipata discussione tra i presenti. In particolare sono stati sottolineati i grandi meriti di Stalin e la martellante e vergognosa campagna denigratoria borghese nei suoi confronti che impedisce alla larghe masse di conoscerlo per chi era veramente. Alcuni compagni hanno ricordato come nel PCI ci fossero delle scuole di partito chiamate "Corsi Stalin", ma nonostante questo è diventato un partito borghese, anzi fondamentalmente lo è sempre stato perché revisionista sin dall'inizio. Il PMLI invece è un Partito basato sul marxismo-leninismo-pensiero di Mao, che combatte il revisionismo, pratica la critica e l'autocritica, e vigila affinché la borghesia non si infiltri al suo interno per fargli cambiare colore. Discussa anche l'importanza del lavoro nel fronte studentesco e in quello operaio e sindacale. 5 gennaio 2011 |