Tra tasse e tariffe Stangata di 1.490 euro a famiglia Rincarano Tares, gli alimentari, canone Rai, servizi postali, Rc-auto Nonostante lo scioglimento delle Camere, la macelleria sociale del tecnocrate borghese Monti non si ferma. Con l'inizio del nuovo anno una nuova stangata di quasi 1.500 euro a famiglia sta per abbattersi sulle masse popolari sotto forma di nuove tasse e pesante rincaro di prezzi e tariffe. Adusbef e Federconsumatori hanno messo in fila i vari rincari e calcolato che la stangata a famiglia sarà di 1.490 euro. Si va dall'aumento del canone Rai,+1,5 euro che porterà il tributo a 113,50 euro l'anno, all'aumento delle tariffe aeroportuali +8,5 euro a biglietto, per finanziare a spese dei passeggeri gli investimenti degli aeroporti di Roma che daranno profitti privati. Aumenti delle tariffe postali, da un minimo di +15% a +40% per la posta prioritaria, e addirittura del 58,3% per il bancoposta il cui canone annuo, salirà da 30,99 a 48 euro; mentre il costo degli assegni, prima gratis, costeranno 3 euro. Tutto ciò si aggiunge all'aumento dei bollettini postali che a luglio sono rincarati del 18% passando da 1,10 ad 1,30 euro. Poi ci sono i servizi bancari che continuano sottobanco a rincarare con oneri e balzelli di ogni genere e con la "taglia" sui mutui i cui tassi, pari ad una media del 4,88% e con un differenziale di ben 139 punti sulla media Ue. Tradotto in soldoni vuol dire che per un mutuo trentennale di centomila euro, una famiglia italiana dovrà sborsare in più ben 72 euro-mese, 864 all'anno, ossia un totale di 25.920 euro di interessi in più. Per non parlare delle assicurazioni sanguisughe e della Rc-Auto obbligatoria che rappresenta un vero salasso fisso per i bilanci delle famiglie. E per finire, si fa per dire, la Tares, la nuova tassa sui rifiuti e servizi che sostituisce Tarsu e Tia, che aumenterà dal 1 aprile del 25%. Aumenti insostenibili - sottolineano Elio Lannutti e Rosario Trefiletti presidenti di Adusbef e Federconsumatori - che determineranno nuove e pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie (già duramente provate) e sull'intera economia, che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi. Non solo. Tali previsioni, calcolate dall'O.N.F (Osservatorio Nazionale Federconsumatori), è bene ricordarlo, discendono da considerazioni quali: mantenimento o aumenti contenuti dei costi energetici dopo quelli elevati del 2012, aumenti dei prezzi internazionali delle derrate alimentari, pesanti ricadute su prezzi e tariffe derivanti da IMU applicata sui settori produttivi e aumento IVA in vigore da luglio. Dai carburanti, alle bollette di luce e gas anche se con aumenti più contenuti rispetto al 2012, dalla nuova tariffa dei rifiuti, questa sì, in forte aumento ed inoltre dall'ulteriore incremento dell'IVA previsto. Il risultato quindi, anche per l'anno appena iniziato sarà drammatico per le masse popolari e lavoratrici su cui Monti o qualsiasi altro governo borghese che verrà fuori dalle urne del 24 e 25 febbraio intendono scaricare i pesanti costi della crisi capitalistica. 16 gennaio 2013 |