Al raduno di musica techno Strage di giovani a Duisburg Gravi responsabilità degli organizzatori, del sindaco e della polizia tedesca La Love Parade, la festa della musica techno organizzata nella città tedesca di Duisburg, si è trasformata il 24 luglio in una strage di giovani, una tragedia: 21 morti e 510 feriti, di cui diversi in gravi condizioni, calpestati dalla folla colta dal panico in un sottopassaggio dove era stato piazzato l'ingresso alla zona del concerto, è il bilancio provvisorio. La festa, che si teneva sull'area di uno scalo merci ferroviario in disuso, aveva richiamato una folla di giovani, stimata in 1,4 milioni di persone. L'ingresso per l'area del festival era il tunnel che passa sotto i binari della Karl-Lehr-Strasse, dove i giovani sono rimasti bloccati e pressati da quelli che via via arrivavano, una trappola senza vie di fuga dove si è consumata la strage. Oltre ai morti e feriti, a distanza di tre giorni risultavano ancora 1.138 i ragazzi dispersi. La polizia ritiene che molti potrebbero essere tornati a casa, fuggiti in preda al panico dopo aver capito che qualcuno all'interno del tunnel era morto e che l'ondata avrebbe potuto travolgerli ancora. Le autorità cittadine hanno puntato il dito sulle scelte degli organizzatori del concerto, affermano di aver concesso autorizzazioni in base a una presenza al massimo di 250 mila persone, di avere transennato tutta l'area della manifestazione e aver predisposto nel tunnel l'unica via di accesso e di uscita dalla zona. Sul posto erano presenti solo 1.200 agenti, un numero insufficiente a fronte del numero dei partecipanti, anche se fossero stati quelli erroneamente previsti. Nel gioco dello scaricabarile delle responsabilità, il capo dell'unità di crisi della polizia ha sostenuto che l'area che poteva accogliere oltre 300mila persone non è mai stata piena e che "le sole cifre attendibili" sulle presenze sono quelle relative alle poco più di 100 mila persone arrivate in treno. D'intesa col sindaco, Adolf Sauerland, che ha difeso, contro l'evidenza dei fatti, il "solido piano di sicurezza" predisposto dalla polizia. Organizzatori, sindaco e polizia hanno gravi responsabilità nella strage. Lo ha sottolineato tra gli altri il sindacato della polizia tedesca che già nell'ottobre 2009 aveva avvertito il sindaco che la città e il luogo individuato per la Love Parade era troppo piccolo per un evento del genere. Una denuncia inascoltata. 28 luglio 2010 |