Il governo inglese triplica le tasse universitarie Gli studenti assediano il parlamento e irrompono al ministero del tesoro Dentro il parlamento il governo riusciva a far approvare la riforma universitaria che triplica le tasse fino a circa 11 mila euro all'anno e i tagli drastici al finanziamento pubblico mentre nella piazza davanti al Big Ben decine di migliaia di studenti assediavano l'edificio e si scontravano per ore con la polizia; decine gli studenti arrestati, almeno un centinaio i feriti. Il 9 dicembre il governo Cameron otteneva il via libera al suo progetto con 323 voti a favore e 302 contrari, una maggioranza risicata rispetto al vantaggio di una ottantina di voti della coalizione fra Tory e liberaldemocratici. Nella giornata del voto gli studenti avevano deciso di manifestare nuovamente la loro forte opposizione al progetto governativo e di portare la loro protesta fin sotto la sede del parlamento a Parliament Square. Un parlamento messo sotto assedio e protetto da un forte schieramento di polizia. Gli studenti cercavano lo stesso di forzare il blocco e aprirsi un varco. Gli scontri sono proseguiti fino alla notizia dell'approvazione del piano governativo e nelle ore successive in altre parti della città. Alcuni gruppi di manifestanti si sono diretti verso Victoria station, verso la sede dei liberaldemocratici, bloccati dagli agenti a cavallo e dai lacrimogeni. Un centinaio di giovani riesce a raggiungere il palazzo del ministro del Tesoro che viene preso d'assalto e alcuni riescono a entrare nell'edificio prima di essere sloggiati dagli agenti. Le manifestazioni di protesta continueranno fino a sera in varie parti della città; nel traffico bloccato alcuni manifestanti individuavano l'auto su cui si trovava il principe Carlo d'Inghilterra che era colpita con bastoni e pietre. Oltre che a Londra ci sono state dimostrazioni studentesche in varie città inglesi, comprese Oxford e Cambridge. Tanti i licei dove gli studenti hanno abbandonato le lezioni per unirsi agli universitari per sostenere la loro protesta. 15 dicembre 2010 |