Fermati i lavori di bonifica dell'area Successo dei blocchi all'aeroporto Usa Dal Molin Denunciate la provocazione sui blocchi, dove un militare italiano ha investito con l'auto un manifestante, e le ritorsioni politiche del sindaco La mobilitazione del Presidio Permanente No Dal Molin va avanti e con successo sfidando la tracotanza del governo del dittatore democristiano Prodi e del commissario di governo Costa. Una giusta lotta che riceve il sostegno e la solidarietà da tutt'Italia per la determinazione e la capacità di mobilitazione, nonostante le provocazioni e le intimidazioni di cui sono oggetto da parte delle istituzioni, italiane e statunitensi, e dal sindaco vicentino Hullweck. Dopo un'affollata assemblea al Presidio, il 6 novembre scorso, dove è stato deciso di effettuare dei blocchi agli ingressi dell'aeroporto e impedire i lavori di bonifica dagli ordigni bellici presenti nell'area, più di 500 persone si sono dirette ai due ingressi, civile e militare, per assicurare il blocco totale delle struttura con sacchi a pelo, tende, gazebo, tavole e panche, bidoni con il fuoco e termos con caffé per scaldarsi nella fredda notte. Gli abitanti delle zone vicine hanno da subito portato solidarietà e generi di conforto agli occupanti. Un'azione coraggiosa e determinata che è stata subito oggetto di una grave provocazione: un militare italiano che voleva passare è andato con l'auto deliberatamente contro tre giovani del blocco, investendone uno, e poi sgommando è rientrato nella base. Il giovane, attivista del Presidio Permanente, è stato ricoverato per trauma cranico. Gli avvocati hanno annunciato una denuncia per tentato omicidio e omissione di soccorso. I No Dal Molin non si sono fatti intimidire e, nonostante questa provocazione, "l'intenzione è quella di rimanere davanti a questi cancelli a lungo". Così è stato: il blocco è andato avanti per ben quattro notti fino a quando la ditta Abc di Firenze, incaricata direttamente dagli americani di sminare il territorio, ha annunciato la mattina del 9 novembre con un comunicato di sospendere i lavori per "motivi di sicurezza". "L'obiettivo di bloccare i lavori è stato raggiunto", affermano. Una prima importante vittoria del Presidio Permanente sulla quale però è bene vigilare perché non si trasformi in un trabocchetto visto che il contratto con la ditta non è stato rescisso: "se i lavori riprenderanno noi saremo lì a bloccarli nuovamente", affermano con decisione. Intanto in tutto il Paese sono state promosse azioni di solidarietà, al giovane ferito e di sostegno alla lotta tenace del comitato: da Napoli a Trento, da Torino alla Val Susa, da Roma a Lentini, passando per Firenze dove per giorni sono stati fatti presidi di protesta davanti alla sede dell'Abc. I blocchi e il successo ottenuto sono il preludio, un'anticipazione della grande mobilitazione europea in programma per il 14, 15 e 16 dicembre alla quale i No Dal Molin puntano con decisione nonostante le continue ritorsioni del sindaco forzista Hullweck che ha aperto una procedura di abuso edilizio volta allo sgombero e alla demolizione del Presidio Permanente, luogo simbolo della lotta contro il Dal Molin, con l'evidente intenzione di indebolire e sabotare la lotta in corso. 14 novembre 2007 |