I milionari asiatici sorpassano quelli europei I superricchi nel mondo sono 10 milioni In Italia sono 179 mila, con un patrimonio superiore al milione di dollari "L'economia mondiale non è ancora uscita dalle secche ma la ripresa è in corso benché sia molto graduale" e sarà trainata da Cina, India e Brasile, afferma un rapporto della banca d'affari americana Merrill Lynch. Una indagine che si occupa dei grandi patrimoni, dei superricchi per i quali la crisi economica si è fatta sentire solo nel 2008 e già dal 2009 hanno recuperato gran parte delle perdite. Il numero dei superricchi, il gruppo di chi detiene oltre un milione di dollari di ricchezza finanziaria, è tornato ai livelli del 2007; sono 10 milioni nel mondo e il tesoro in loro possesso ammonta nel 2009 a 39 mila miliardi di dollari, quasi il 20% più dell´anno prima. Il rapporto di Merrill Lynch rileva che nell'area asiatica i superricchi sono aumentati del 26%, sono 3 milioni, come quelli in Europa che nello scorso anno sono aumentati "solo" del 12,5%. Ce ne sono di più solo in Nord America. I milionari asiatici sorpassano già quelli europei per la quantità dei patrimoni posseduti: sono aumentati del 31% e hanno ragiunto i 9.700 miliardi di dollari in Asia contro i 9.500 miliardi in Europa dove la crescita è stata del 14%. Ancora in prima posizione il Nord America con patrimoni per 10.700 miliardi di dollari. Per quanto riguarda l'Italia il rapporto evidenzia come, a dispetto di una diminuzione del 5,1% in termini reali del prodotto interno lordo (pil) nel 2009, il numero degli italiani con un patrimonio netto di almeno un milione di dollari ammonta a 178.800, con un aumento del 9,2% rispetto ai 163.700 del 2008. L'Italia resta "penalizzata" nel confronto con l'Europa dove il numero dei superricchi è cresciuto del 12,5% nel 2009 e ne mancano ancora circa 40 mila per raggiungere il numero dei superricchi registrato nel 2007. In ogni caso si conferma al nono posto mondiale nella classifica dei superricchi, dominata dal trio Usa-Giappone-Germania che da sole ne continuano a ospitare oltre la metà di quelli mondiali. 21 luglio 2010 |