Totale accordo tra l'Hitler israeliano e il neoduce italiano Netanyahu: Berlusconi è un campione di libertà. Berlusconi: Ammiro Netanyahu Contestato il premier sionista Il primo incontro ufficiale in un paese europeo del nuovo premier sionista Benjamin Netanyahu si è svolto, non a caso, a Roma il 23 giugno dove è stato calorosamente ricevuto da Berlusconi. "Abbiamo confermato il nostro sostegno al rilancio del dialogo israelo-palestinese, per promuovere la pace", ovvero l'occupazione sionista dei territori palestinesi, ha affermato Berlusconi al termine dei colloqui, sottolineando di aver "espresso apprezzamento per le prospettive circa la smilitarizzazione dello Stato palestinese, assolutamente doverosa, e anche per il fatto che lo Stato ebraico d'Israele debba essere riconosciuto". Sostenendo la proposta avanzata da Netanyahu a metà giugno, con il suo discorso all'università Bar Ilan. Con un piccolissimo distinguo: "ci siamo permessi - ha aggiunto Berlusconi - anche di attirare l'attenzione del primo ministro sulla necessità di dare segnali significativi sul blocco degli insediamenti, che altrimenti rappresenterebbero un ostacolo per la pace". Detto a bassa voce per non disturbare l'ospite. Così il primo ministro italiano si è guadagnato un invito a concionare al parlamento di Tel Aviv nel prossimo vertice bilaterale nel quale "sarò molto lieto di visitare un amico in un paese amico, che resterà tale per molti anni". E a Berlusconi che aveva aperto l'incontro coi giornalisti affermando che "sono onorato di aver qui il primo ministro Netanyahu a cui sono legato da un'antica amicizia e ammirazione", Netanyahu ricambiava con un "grazie primo ministro Berlusconi, Silvio, per la tua amicizia, la tua leadership, per esserti schierato per la verità, anche in momenti di vento contrario, per aver sempre detto le cose che contano, le cose che sono importanti". Suggellando il rilancio del sodalizio e del totale accordo tra l'Hitler israeliano e il neoduce italiano. La visita del premier sionista a Roma è stata contestata dalle associazioni di solidarietà col popolo palestinese che per il 23 giugno hanno organizzato un sit-in di protesta a Largo di Torre Argentina e diffuso una nota nella quale denunciavano che "ancora una volta l'impresentabile governo israeliano ha scelto l'Italia come prima tappa del suo tour europeo. Prima Lieber- man (il razzista ministro degli Esteri, ndr) e adesso Netanyahu passano per Roma per essere sdoganati e poi proseguire in altre capitali europee. È una realtà che riempie di rabbia tutti coloro che hanno a cuore i diritti del popolo palestinese" anche dopo i recenti interventi di Netanyahu che hanno riaffermato "tutti i concetti cardine del disegno di colonizzazione sionista sulla Palestina: espansione delle colonie, carattere esclusivamente ebraico di Israele, no al diritto al ritorno dei profughi palestinesi". 1 luglio 2009 |