Da parte delle autorità di vigilanza Maximulta a Ubs per aver manipolato il Libor Ma è appena scalfito il potere delle grandi banche Lo scorso 19 dicembre la banca svizzera Ubs annunciava di aver trattato il pagamento di una multa da 1,5 miliardi di dollari con le autorità di vigilanza sui mercati di Usa, Regno Unito e Svizzera ammettendo il suo coinvolgimento nella manipolazione dell'indice di riferimento del mercato interbancario, il Libor, sigla di London Interbank Offerered Rate, sul quale si calcolano tra gli altri gli interessi sui mutui e i costi di altri servizi. La banca pagherà 160 milioni di sterline alle autorità britanniche, 1,2 miliardi di dollari al dipartimento di giustizia Usa e 59 milioni di dollari a Finma, l'autorità svizzera di vigilanza sui mercati che ha ordinato la confisca degli utili indebitamente realizzati. Utili non resi noti ma largamente superiori alla seppur pesante multa. I guai per Ubs non sono comunque finiti. Anche la Banca centrale di Hong Kong ha annunciato di aver avviato un'indagine sulla banca svizzera per presunte manipolazioni del tasso interbancario locale, l'Hitor, equivalente del britannico Libor. L'amministratore delegato della Ubs si dichiarava "profondamente spiacente di questo inappropriato e non etico comportamento. Nessun profitto è più importante della reputazione di questa azienda e ci impegniamo a fare affari con integrità". E annunciava di aver deciso il licenziamento di una quarantina di funzionari che "si sono comportati in modo inaccettabile". Come se la questione fosse relativa solo alla responsabilità di 40 "mele marce". La vicenda era scoppiata nell'agosto dello scorso anno quando sette grandi banche finivano sotto inchiesta da parte dalle autorità americane per la truffa legata alla manipolazione del tasso Libor. Le banche erano la Barclays, Deutsche Bank, Citigroup, Hsbc, Jp Morgan, Royal Bank of Scotland e Ubs accusate di aver artificialmente pilotato il valore del Libor alterando a loro favore i prezzi di varie operazioni bancarie, dai mutui a tasso variabile agli interessi sui conti corrente. La Ubs è in buona compagnia delle grandi banche che fanno il bello e il cattivo tempo nelle speculazioni finanziarie anche coi soldi estorti ai clienti. La prima a riconoscere la sua colpa è stata l'inglese Barclays che ha pagato 450 milioni di dollari di multa. Prossima alla sentenza la Bank of Scotland che ha annunciato un accordo con le autorità di vigilanza sui mercati su una multa di 350 milioni di sterline da pagare entro febbraio. Ancora in attesa di giudizio da parte dei tribunali americani sono Jp Morgan, Citigroup e Deutschebank. Come la britannica Hsbc che ha appena pagato un multa di quasi due miliardi di dollari per riciclaggio di quasi dieci miliardi di dollari sporchi dei narcotrafficanti sudamericani. Non ancora chiusa la vicenda della manipolazione del britannico Libor, in Europa si potrebbe aprire quella dell'equivalente tasso interbancario di riferimento, l'Euribor. Un portavoce della Commissione europea annunciava l'apertura di indagini contro una dozzina di banche al momento ignote per manipolazione dei tassi ufficiali. Una conseguenza delle indagini potrebbe essere la perdita delle sue competenze dell'European Banking Federation, l'associazione di banche che calcola l'Euribor; come la British Bankers Association, l'equivalente associazione britannica cui le autorità inglesi hanno tolto il controllo del Libor. Già, sono proprio i grandi istituti bancari, cioè i principali operatori sui mercati finanziari, che hanno il potere di decidere il tasso di riferimento con cui prestano e movimentano migliaia di miliardi di euro, a decidere quanto sarà il proprio guadagno. Una dimostrazione del potere del capitale finanziario appena scalfita dalle multe per la vicenda della manipolazione dei tassi. 30 gennaio 2013 |