La Ue autorizza la polizia a perquisire i computer degli utenti In Germania lo spionaggio è già in atto L'Unione europea ha dato il via libera a una serie di norme che permettono alla polizia di perquisire i computer, una patente di pirateria informatica al servizio dello Stato. La normativa europea deve ancora essere recepita e riportata nelle leggi nazionali dei singoli paesi per poter entrare in funzione ma a questo punto è solo questione di tempo. Anzi, la Germania già applica una legge sullo spionaggio informatico e in Gran Bretagna il governo sta preparando la sua legge. Secondo la normativa europea, la polizia non avrà più bisogno dell'autorizzazione dei giudici per violare i computer degli utenti e spiarne il contenuto; sarà sufficiente che gli investigatori spieghino a posteriori al giudice che l'intromissione era necessaria in base a "fondati sospetti" di uso del pc per scopi illeciti. Negli Usa la pratica della violazione dei pc privati e del controllo della posta elettronica era stata introdotta fra le misure liberticide varate dall'amministrazione Bush in nome della guerra al terrorismo dopo l'11 settembre. L'Europa si appresta a seguirne le orme, rendendo legale da parte della polizia una pratica di intromissione nei computer privati che non inizia certo oggi. Alcuni paesi si sono già portati un pezzo avanti. In Germania è già stata approvata una legge che sulla base di un "ragionevole sospetto" nei confronti di un utente che potrebbe commettere un crimine punibile con almeno tre anni di carcere permette l'intromissione della polizia. Il governo inglese starebbe studiando il testo della legge per permettere l'hackeraggio di Stato, tanto che a fronte di una denuncia riportata dal Times il ministero degli Interni ha spiegato che saranno posti dei limiti in modo che la polizia non abbia un potere assoluto e che saranno comunque previsti alcune misure di controllo. 28 gennaio 2009 |