Presa di posizione del PMLI.Campania Lottiamo uniti per abbattere la politica di lacrime e sangue della giunta Caldoro La Regione Campania, diretta dal governatore della casa del fascio Stefano Caldoro, fin dal suo insediamento, sta sferrando una serie di violenti attacchi alle già misere condizioni di vita delle masse popolari campane. Al pari del governo del tecnocrate borghese Monti, in Campania la giunta antipopolare regionale ha adottato una politica di lacrime e sangue con il taglio lineare ai servizi pubblici, a cominciare dai trasporti, che mette a serio rischio il diritto alla mobilità delle masse, oltre che il futuro occupazionale dei lavoratori e delle lavoratrici del servizio pubblico. Il tanto decantato "piano di riordino ospedaliero", con il supporto del commissario straordinario Maurizio Scoppa, sta procedendo inesorabilmente alla chiusura di ospedali, presidi multidisciplinari, servizi di pronto soccorso, distruggendo di fatto la sanità pubblica nella nostra Regione, nonostante le proteste delle masse e dei loro comitati. Ciò che si vive in ospedali come il Cardarelli o il Loreto Mare con una distesa di barelle in corsia frutto amaro del taglio dei posti letto, è la triste quanto nefasta conseguenza delle politiche antipopolari di Caldoro e compari mirata alla macelleria sociale e alla salvaguardia degli interessi della borghesia. Questi scellerati politicanti borghesi li chiamano "sprechi", ma in realtà sono diritti del nostro popolo. I veri sprechi sono gli stipendi dei consiglieri regionali (fino a 10 mila euro al mese), le assunzioni fatte a chiamata diretta, i consulenti e le infinite spese non giustificabili di cui, nel nome della distribuzione di prebende, la Regione Campania si fa carico. Tutto ciò in una Campania dove la disoccupazione giovanile supera il 51%, dove si perpetua l'ecatombe di posti di lavoro nell'industria, nell'agricoltura e nel terziario, dove dilagano la povertà, la miseria, l'emarginazione sociale, il lavoro nero con il suo corollario di schiavitù, l'evasione scolastica e l'analfabetismo. Una Campania affamata, dove per portare qualche soldo a casa bisogna fare i salti mortali, come durante i tempi più duri dell'occupazione nazifascista. Infine il criminale "Piano rifiuti regionale", che vuole implementate gli affari della lobby degli inceneritori e quella criminale della costruzione e gestione delle discariche decidendo di devastare la nostra regione e il suo territorio invadendolo di polveri sottili con la conseguenza inevitabile di tumori e leucemie. La politica della giunta Caldoro è in continuità con i piani antipopolari già proposti dalla passata amministrazione di "centro-sinistra" guidata dall'ex Bossi del Sud, Antonio Bassolino. Ciò che questi politicanti borghesi propongono è l'ennesima politica mirata ad affossare i diritti e le rivendicazioni delle masse popolari come il lavoro, la sanità pubblica, il diritto allo studio, la raccolta differenziata porta a porta, nella direzione di continuare a fare unicamente gli sporchi interessi del capitalismo. Per queste ragioni i marxisti-leninisti campani parteciperanno il 15 febbraio "all'Assedio alla Regione" convocato da diverse realtà di lotta e sindacati non confederali, per portare il loro contributo alla battaglia complessiva contro le politiche di lacrime e sangue e contro la giunta regionale della casa del fascio. Abbattiamo con la lotta di piazza il governo del tecnocrate borghese Monti e la giunta regionale antipopolare della casa del fascio guidata da Caldoro! Per la Campania governata dal popolo e al servizio del popolo! Partito marxista-leninista italiano.Campania Napoli, 14 febbraio 2012 |