Negli Usa i più ricchi hanno triplicato il reddito negli ultimi 28 anni L'1% dei ricchi detiene il 39% della ricchezza mondiale La crisi economica e le politiche di lacrime e sangue dei governi borghesi falcidiano diritti e redditi dei lavoratori e delle masse popolari, ma la crisi non è per tutti; non c'è certamente per quell'1% di ricchi che detiene quasi il 39% della ricchezza mondiale, un quota che cresce anche durante la crisi. Lo conferma un recente rapporto della banca svizzera Credit Suisse che ha registrato come meno dell'1% della popolazione mondiale ha visto crescere nell'ultimo anno la propria ricchezza del 3,4%, pari a circa 20 mila miliardi di dollari, arrivando così a detenere il 38,5% della ricchezza globale. La ricchezza dei milionari è cresciuta del doppio rispetto alla ricchezza globale concentrando nella mani di quei quasi 28 milioni di super-ricchi e delle loro famiglie il possesso di un patrimonio complessivo di 89 trilioni di dollari, ovvero, 89 mila miliardi di dollari. Il maggior numero di milionari, il 37,2% di loro, vive in Europa; quelli negli Usa sono il 37% ed è la prima volta che si registra in questo campo il sorpasso dell'Unione europea sul concorrente Stati Uniti a conferma delle difficoltà crescenti dell'imperialismo americano a mantenere la sua leadership. L'11% vive in Giappone, sono poco più di 3 milioni, e il 3% vive in Cina dove i super-ricchi hanno superato per la prima volta il numero di un milione, fra di essi "solo" 5.400 hanno un patrimonio di oltre 50 milioni di dollari. Sono il 3% anche quelli che vivono in Australia. Il rapporto del Credit Suisse definisce una piramide della ricchezza che parte dai 2.700 che hanno patrimoni superiori a 500 milioni; sono 29 mila quelli che stanno sopra i 100 milioni di dollari e 84.700 sopra i 50 milioni di dollari. Sono concentrati per oltre due terzi in Europa e Nordamerica ma il rapporto prevede che nei prossimi anni si faranno sotto Cina, India e Brasile, i tre paesi a cui le stime di crescita assegnano un raddoppio della ricchezza entro il 2016. L'aumento della distanza tra i redditi dei ricchi e dei poveri è confermata per quanto riguarda gli Usa da uno studio dell'Ufficio di bilancio del Congresso, pubblicato il 20 ottobre scorso secondo il quale nel paese, negli anni dal 1979 al 2007 la media dei redditi dell'1% delle famiglie più ricche si è quasi triplicato, è aumentato del 275% contro un 40% di aumento dei redditi della fascia media. Tolto l'1% dei nababbi, si registra comunque ancora una crescita della forbice tra gli altri redditi, tra quello del 20% delle famiglie ai vertici della scala sociale cresciuto del 60% e quello del 20% della popolazione più povera il cui reddito è cresciuto solo del 18%. 16 novembre 2011 |