Le due superpotenze conserveranno 1.550 testate nucleari e 700 vettori Usa e Russia firmano il trattato Start sul "disarmo" nucleare Una pressione indiretta a Iran e Rdp di Corea Il mondo non è affatto più sicuro Il presidente americano Barack Obama e quello russo Dimitri Medvedev hanno firmato l'8 aprile a Praga il nuovo trattato Start (Strategic Arms Reduction Treaty) per la riduzione delle armi strategiche. L'accordo prevede la riduzione degli arsenali bellici nucleari dei due paesi a una quantità di circa un terzo in meno rispetto ai limiti fissati nel 2002. Usa e Russia potranno avere pronti all'uso 700 vettori, tra missili balistici intercontinentali (Icbm), missili balistici lanciati da sottomarini (Slbm) e bombardieri pesanti (Hb) e un numero massimo di 1.550 testate. L'accordo che ha una validità decennale sarà sottoposto alla ratifica del parlamento russo e del senato americano. Nella stessa città dove lo scorso anno aveva annunciato una delle sue tante promesse, "un mondo senza testate nucleari", Obama ha definito l'accordo un "evento straordinario" in grado di portare "a un mondo più sicuro" e porre fine alla "deriva" nelle relazioni tra le due superpotenze dovuta alle iniziative della precedente amministrazione di Bush. "Insieme abbiamo interrotto il declino delle relazioni fra Russia e Stati Uniti, insieme dobbiamo perseguire una responsabile leadership globale", ha detto Obama chiamando da subito il presidente russo a fare la sua parte nel difendere l'esclusivo club delle potenze nucleari. A dargli man forte nel premere verso Iran e Repubblica democratica popolare di Corea per impedire lo sviluppo del nucleare civile di Teheran e mettere sotto controllo quello di Pyongyang. Il negoziato, ha sottolineato il presidente americano, è stato "un lungo viaggio che aprirà la strada a nuove riduzioni" negli arsenali dei due paesi. Ma intanto lontana è ancora la mèta del mondo senza testate nucleari. Il numero delle testate dovrebbe passare dalle 1.700-1.800 attuali alle 1.550 che sono più che sufficienti per far saltare in aria il globo più volte mentre il numero dei vettori strategici, con gittata superiore ai 5.500 chilometri, resta a 700 unità senza alcuna riduzione. Le armi dismesse non verranno comunque smantellate ma solo "disattivate" e messe in magazzino; il limite è solo per le "testate nucleari dispiegate". Nel trattato non si parla neppure del ritiro delle testate atomiche stanziate fuori dai confini dei due paesi che potranno rimanere dove sono. Diversi esperti militari hanno sottolineato che il trattato permette di scartare le armi più vecchie e obsolete per lasciare spazio a mezzi più moderni. È previsto nel nuovo programma nucleare americano appena approvato da Obama che gli Stati Uniti non svilupperanno nuovi tipi di testate nucleari ma rinnoveranno il proprio arsenale. Potranno sviluppare nuovi tipi di vettori strategici non sottoposti a limiti dal nuovo Start e realizzare in Europa lo scudo antimissile. Anche il presidente russo Medvedev ha salutato la "nuova pagina nelle relazioni biletarali che consentirà di arrivare a un più alto livello di cooperazione tra Russia e Stati Uniti". Una cooperazione che sembra essere concessa a tempo determinato dato che Mosca ha voluto aggiungere all'accordo una dichiarazione unilaterale nella quale ha avvisato che si riserva il diritto di abbandonare il patto se riterrà che la futura difesa antimissilistica statunitense diventi una minaccia ai suoi interessi. In altre parole il Cremlino ha chiarito che considererà in vigore il trattato solo se Washington ridimensionerà il suo piano per lo scudo antimissile. 14 aprile 2010 |