Dai congressi di base della Cgil A Termini Imerese stravince il documento alternativo "La Cgil che vogliamo" Ha vinto, anzi stravinto, il documento alternativo "La Cgil che vogliamo" (detto anche documento due, o documento Moccia-Rinaldini) sul documento "I diritti oltre la crisi" (detto anche documento uno, o documento Epifani-Nicolosi) nel congresso di base che si è svolto alla Fiat di Termini Imerese, dove le lavoratrici e i lavoratori stanno conducendo una durissima battaglia per impedire la chiusura dello stabilimento siciliano deciso da Marchionne e da Montezemolo. Questi i risultati: 462 voti alla mozione due, 16 voti alla mozione uno. Anche alle Carrozzerie della Fiat di Mirafiori la mozione due ha stravinto con 787 voti, contro i 17 voti andati alla mozione uno. Il documento Moccia-Rinaldini ha ottenuto ampi consensi nei congressi di base che si sono svolti in importanti fabbriche con tradizioni di lotta e alti livelli di sindacalizzazione. All'Ansaldo di Genova la mozione due prevale con 415 voti sulla mozione Epifani-Nicolosi con soli 71 voti. Alla Lucchini Severstal di Piombino la mozione Epifani perde con 111 voti rispetto a 393 consensi andati alla mozione due. Affermazioni significative del documento "La Cgil che vogliamo" si riscontrano nei congressi di base in aziende metalmeccaniche di Parma dove è stata registrata un'alta partecipazione degli iscritti. Esso vince sul documento Epifani-Nicolosi alla Ocme con 87 voti a 2; alla Wittur con 39 voti a 2; alla Cft con 87 voti a 8; alla Casappa con 79 voti a 7; alla Robuschi con 33 voti a 6; infine alla Crown con 48 voti a 6. 17 febbraio 2010 |