La visita di Ahmadineajad a Damasco rafforza l'alleanza strategica tra Iran e Siria Il presidente dell'Iran: "La resistenza è l'unico mezzo per veder riconoscere i diritti legittimi del popolo palestinese" Lo scorso 4 gennaio nell'occasione della presentazione delle credenziali il nuovo ambasciatore iraniano a Damasco Mohammad Hassan Akhtari aveva incontrato il presidente siriano Bashar Al Assad e aveva ribadito l'importanza dell'alleanza strategica fra i due paesi. Un'alleanza riconfermata al massimo livello dal presidente iraniano Ahmadinejad il 20 gennaio in visita nella capitale siriana, il primo viaggio all'estero dalla sua elezione. "Assieme alla Siria ci troviamo a fronteggiare le stesse minacce americane e della comunità internazionale: dobbiamo rafforzare il fronte comune della resistenza" ha dichiarato Ahmadinejad. La questione palestinese è stata fra i principali argomenti sui quali i due paesi concordano; tra l'altro a Damasco il presidente iraniano ha incontrato i rappresentanti palestinesi di Hamas, della Jihad islamica e del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina-Comando Generale (Fplp-Cg) oltre che i leader del partito sciita libanese Hezbollah. "La resistenza è l'unico mezzo per veder riconoscere i diritti legittimi del popolo palestinese" ha affermato Ahmadinejad, compreso, aggiungeva Assad "il diritto a tutti i profughi palestinesi di poter tornare alle loro terre". Sull'Iraq hanno auspicato di poter vedere quanto prima un "Iraq unito e libero dalle forze d'occupazione straniere" e chiesto che "venga presto resa nota la data in cui s'inizierà a ritirare le truppe straniere". Per il presidente iraniano la mancanza di sicurezza e stabilità nel paese è spesso un pretesto per continuare l'occupazione. Iran e Siria "sostengono la resistenza armata in Libano" e avvertono "le potenze straniere ad evitare ogni ingerenza" nel paese. Infine Assad ha dichiarato il pieno appoggio del suo paese alla scelta del governo iraniano di continuare il programma di sviluppo del nucleare civile. Per Assad "l'Iran ha diritto come ogni altro paese al mondo di assicurarsi il possesso di tecnologia nucleare ad uso pacifico" mentre la vera minaccia è Israele "l'unico paese nella regione a disporre di armi di distruzione di massa". E che assieme al padrino imperialista americano ha finora fatto orecchie da mercante alla proposta del presidente siriano di "liberare il Medioriente dagli arsenali atomici". 1 febbraio 2005 |