"NO!" alle penali richieste dalle società aggiudicatrici Impregilo e Eurolink 2 mila in corteo a Messina contro il ponte L'emozionante partecipazione di una simpatizzante attiva di Reggio del PMLI Dal corrispondente della Cellula "Stalin" della provincia di Catania Sabato 16 marzo a Messina si è svolto un corteo No Ponte "Riprendiamoci il futuro: dalla truffa del Ponte sullo Stretto alla rinascita del territorio", partito da piazza Cairoli e arrivato a piazza Unione Europea. La manifestazione, indetta dalla "Rete No Ponte - Comunità dello Stretto" ha visto la partecipazione, nonostante le condizioni atmosferiche avverse, di circa 2mila persone venute da tutta la Sicilia e la Calabria. Varie le sigle che hanno aderito alla Piattaforma rivendicativa, tra cui Wwf, Legambiente, NoMuos, No Tav, Arci Thomas Sankara, Consumatori Associati, sindacato Orsa, Teatro in Fiera "Pinelli" (occupato il 15 dicembre e ora "itinerante" dopo lo sgombero del 14 febbraio), Officina Rebelde, Associazione antimafia "Rita Atria", Italia Nostra onlus, Csoa Cartella, PMLI, Prc, Sel, Verdi, Pd, Pcl, Pdac, Csp. Il lungo serpentone aperto dallo striscione che recitava" NO Tav, Muos, Ponte" ha percorso il centro città. I manifestanti hanno chiesto con forza la soppressione della "Stretto di Messina" Spa., questi, differentemente da ciò che accadeva nelle precedenti manifestazioni No Ponte, non si oppongono più soltanto all'"opera" in sé, ma anche alla penale richiesta dalle società aggiudicatrici dell'appalto Impregilio e Eurolink per inadempimento del contratto. Penale quantificabili nella cifra di 1 miliardo e duecento milioni di euro. Denaro che invece deve essere utilizzato per mettere in sicurezza il territorio, per potenziare e modernizzare i trasporti ferroviari marittimi e risolvere la crisi idrica in Sicilia e Calabria. La manifestazione contro il Ponte sullo Stretto si è allargata ad un critica generale nei confronti della politica delle "grandi opere". Per questo motivo la piazza si è unita alle rivendicazioni dei No Muos, dei No Tav, dei No Rigassificatore, tutti presenti con delle delegazioni. Sono state ricordate le prossime manifestazioni indette da questi tre coordinamenti: il 20 marzo a Gioia Tauro (Reggio Calabria), il 23 marzo in Val Susa, il 30 marzo a Niscemi. Tutti uniti dallo slogan "La lotta non si arresta, la terra non si abusa, dalla Sicilia alla Val Susa!" Vari gli striscioni, due ricordavano il decennale dalla scomparsa del militante antifascista Davide Cesare "Dax" accoltellato a morte a Milano il 16 marzo 2003 da un gruppo di neofascisti, un altro recitava: "Ponte? No grazie!" La manifestazione si è conclusa con l'arrivo in piazza Unione Europea, sede del Municipio, non prima di alcuni significativi interventi da parte di militanti No-Tav, No-Muos e della Rete No-Ponte. Il Partito marxista-leninista italiano presente alla manifestazione nazionale contro il Ponte, con compagni provenienti da Catania e Reggio Calabria, ha diffuso 150 copie del volantino ad hoc "No Ponte! No Muos! No Tav! Lottiamo contro il capitalismo e i suoi governi, per il socialismo" e alcune copie de "Il Bolscevico". I nostri compagni hanno appoggiato le rivendicazioni della Rete No Ponte, dei No-Tav e del movimento No-Muos. sottolineando quanto sia fondamentale contare sulle proprie forze, senza sperare in un appoggio da parte delle istituzioni borghesi. I marxisti-leninisti italiani presenti alla manifestazione di Messina hanno, inoltre, rilanciato la proposta di unificare le lotte in un largo fronte unito con il fine di sviluppare la lotta di massa e di piazza con tutti i metodi utili e necessari per cancellare Tav, Ponte e Muos. 20 marzo 2013 |