Buona partecipazione al 64° raduno a
Monte Giovi, simbolo della lotta partigiana Partigiani e giovani ancora uniti a Monte Giovi per la Resistenza Interessante intervento della delegata dell'ANPI provinciale di Firenze Apprezzata la partecipazione del PMLI Dal corrispondente dell'Organizzazione di Rufina del PMLI Sabato 13 e domenica 14 luglio si è svolto a Monte Giovi, nel comune di Pontassieve, il 64° Raduno dei Partigiani e dei Giovani. L'iniziativa è stata promossa come ogni anno dall'ANPI, dalla regione Toscana, dalla provincia di Firenze e dalle amministrazioni dei comuni del Mugello e della Valdisieve. Sicuramente però è grazie all'impegno dell'associazionismo locale e degli antifascisti che si sono mobilitati, se l'iniziativa ha potuto essere ancora una volta realizzata, come succede ininterrottamente da sessantaquattro anni. Dopo un sabato all'insegna del trekking sui sentieri partigiani, domenica mattina un corteo di circa 250 antifascisti, molti di più rispetto agli scorsi anni, si è mosso dalla "Piramide", monumento alle donne della Resistenza di Fonte alla Capra, ed ha attraversato la breve faggeta fino a depositare una corona di alloro alla memoria della lotta di Liberazione e ad un'altra lapide commemorativa. Poi i manifestanti, sempre accompagnati dal Corteo Storico del Comune di Pontassieve, sono rientrati dove erano partiti, purtroppo ancora una volta senza alcun accenno a canti partigiani. Oltre ai gonfaloni degli organizzatori, tra i partiti, è stato soltanto il PMLI, con le sue Organizzazioni di Vicchio e di Rufina, ad aver reso il dovuto onore ai partigiani che hanno lottato a costo della loro giovane vita contro il nazifascismo, a testimonianza che è inscindibile e stretto il filo che lega i marxisti-leninisti d'oggi alla storia e agli insegnamenti di fronte unito che ha saputo darci l'esperienza della Resistenza. Alcuni partecipanti hanno apprezzato la rossa bandiera del PMLI che è sempre, seppur con le proprie piccole forze, instancabilmente al fianco degli operai, dei disoccupati, degli studenti, delle donne e dei partigiani di ieri e di oggi. Da denunciare la pressante presenza delle forze dell'ordine verso il Partito. Al termine del corteo è degno di nota l'intervento di Morena Viciani, presidente della sezione di Rufina, a nome del Comitato Provinciale di Firenze dell'ANPI, che ha sottolineato la necessità di opporsi e di controbattere al rischio di deriva presidenzialista dello Stato italiano portata avanti in maniera trasversale da tutte le forze istituzionali di governo, capo dello Stato compreso. Altra nota importante toccata nell'intervento della Viciani è stata una breve e condivisibile analisi del pericoloso avanzare dei neofascismi e la nicchia "legalitaria" nella quale essi trovano terreno fertile per attecchire anche in zone tradizionalmente al riparo da certe influenze come il Mugello-Valdisieve. Sull'argomento è stato annunciato un convegno promosso dall'ANPI che si svolgerà a Rufina nel prossimo settembre. In ultimo, ma non certo per importanza, Viciani ha chiesto agli organismi competenti quali provincia, amministrazioni comunali coinvolte e sezioni ANPI locali, di riprendere e sviluppare il progetto già esistente, ma di fatto accantonato, del "Parco Culturale di Monte Giovi" affinché uno dei luoghi più significativi della Resistenza Toscana (non dimentichiamo che fra l'altro qui nacquero le prime formazioni partigiane che liberarono Firenze), venga maggiormente valorizzato ed utilizzato per percorsi didattici e formativi, in particolare per i giovani e per le scuole. La due giorni di Monte Giovi è poi continuata con balli e canti della Resistenza fino a tarda sera. 17 luglio 2013 |